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La sete di petrolio degli Stati Uniti

Gli americani affermano di difendere i diritti umani e la libertà delle nazioni. Le loro rivendicazioni sui diritti umani si manifestano ipocritamente nelle loro brutali sanzioni imposte al popolo iraniano. In realtà, sappiamo bene che l’aggressività del regime americano è dovuta soprattutto alla sua seta di petrolio. Diamo uno sguardo ad alcuni fatti rilevanti.

1. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo nel corso della conferenza di Berlino organizzata per esaminare la crisi della Libia, ha espresso la speranza che le strutture petrolifere libiche possano essere riaperte.

2. L’ambasciata americana in Libia ha anche chiesto la ripresa delle esportazioni di petrolio dalla Libia.

3. Dopo l’incontro con Jens Stoltenberg a Londra, all’inizio del vertice della Nato, Trump ha dichiarato: “Abbiamo il controllo totale del petrolio. Francamente, abbiamo avuto molto supporto da persone diverse. Ma, in questo momento, gli unici soldati che abbiamo, in quella zona, sono i soldati messi a difesa del petrolio. Quindi abbiamo il petrolio e possiamo fare ciò che vogliamo”.

4. Il ministero della Difesa russo ha rilasciato il 26 ottobre 2019 immagini satellitari di alcune aree della Siria che confermano che il petrolio è stato estratto ed esportato in maniera massiccia per essere venduto fuori dalla Siria, sotto la protezione delle truppe statunitensi. Nonostante le sanzioni statunitensi contro la Siria, Washington guadagna circa 30 milioni di dollari al mese attraverso la vendita illegale di petrolio.

5. Trump ha inoltre ripetutamente e sfacciatamente sottolineato che il sostegno degli Stati Uniti ai Paesi arabi è dovuto alle loro risorse petrolifere.

Questo tipo di posizione mostra che ciò che è stato portato avanti dagli Stati Uniti in Iraq, Libia e Siria non era per il bene della democrazia e della giustizia in questi Paesi, ma per il loro petrolio. Pertanto, l’attuale preoccupazione degli Stati Uniti per la situazione di questi Paesi non riguarda la violenza contro le persone ma le riserve di petrolio. Ciò indica che l’unico modo per stabilire la pace e la sicurezza nel mondo, specialmente in Africa e in Asia occidentale, è porre fine al dominio occidentale che persegue i suoi interessi coloniali.

Il comportamento degli Stati Uniti rappresenta il terrorismo economico americano che cerca semplicemente di saccheggiare la ricchezza di altri Stati. La differenza tra l’opinione dell’Iran, che insiste sull’autorità delle nazioni sul destino e le risorse dei loro Paesi, con quella degli Stati Uniti, che cerca di saccheggiare e colonizzare altri Paesi, ha portato le nazioni del mondo a fidarsi dell’Iran e diffidare degli Stati Uniti. 

In realtà, è il risultato del comportamento sincero iraniano e della disonestà americana che ha indotto gli Stati regionali a tenere massicce cerimonie funebri in occasione dell’assassinio del maggiore generale Qassem Soleimani, e chiedere il ritiro degli Stati Uniti dalla regione. I comportamenti degli Stati Uniti rivelano la legittimità della posizione dell’Iran sulla necessità di espellere gli aggressori dalla regione come la principale soluzione per stabilire la pace e la sicurezza nel martoriato Medio Oriente.

di Yahya Sorbello

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