Medio Oriente

Raisi: “Difendere diritti umani base delle politiche iraniane”

Il presidente eletto iraniano Seyyed Ebrahim Raisi in un colloquio telefonico con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha affermato che la difesa dei diritti umani è alla base della politica estera della Repubblica Islamica dell’Iran.

Cogliendo l’occasione per fare gli auguri per la festa dell’Eid al-Adha (Festa del sacrificio), il presidente eletto iraniano Seyyed Ebrahim Raeisi ha ribadito che la salvaguardia e la difesa dei diritti umani è alla base della politica interna ed estera della Repubblica Islamica dell’Iran.

nel corso della conversazione, il presidente Raisi ha sottolineato l’importanza della consultazione e del dialogo tra le religioni abramitiche al fine di diffondere una pace duratura nel mondo, affermando che la Repubblica Islamica dell’Iran, in quanto democrazia religiosa, accoglie con favore qualsiasi interazione e dialogo tra le religioni abramitiche, soprattutto il cristianesimo.

La politica della Repubblica Islamica dell’Iran di “sostenere il popolo oppresso della Palestina e combattere contro l’occupazione sionista”, “difendere il popolo yemenita” e “combattere i terroristi Takfiri in Iraq e Siria”, nonché “proteggere i seguaci di Cristo in Iraq” sono profondamente radicate nei principi religiosi iraniani a sostegno dei diritti umani, ha evidenziato Raisi.

Raisi ricorda il sacrificio di Soleimani

Nel corso delle sue osservazioni, Seyyed Ebrahim Raisi ha voluto ricordare il coraggio dell’ex comandante della Forza Quds dell’Irgc, Gen. Qassem Soleimani nella lotta al terrorismo e nel salvare vite innocenti dagli artigli dei terroristi criminali. Oggi la difesa dei diritti umani deve essere al centro della cooperazione e dell’interazione tra le religioni abramitiche, tra cui l’Islam e il Cristianesimo.

Il segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin, a sua volta, si è congratulato per l’elezione di Seyyed Ebrahim Raisi come 8° presidente della Repubblica Islamica dell’Iran nelle elezioni presidenziali del 2021, augurandogli sempre più successo e prosperità nel nuovo mandato.

Si spera che i legami amichevoli tra Teheran e il Vaticano vengano ulteriormente ampliati e sviluppati nella nuova amministrazione della Repubblica Islamica dell’Iran, ha sottolineato Parolin.

di Yahya Sorbello

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