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Iran, Unhcr elogia Imam Khamenei per educazione bambini afghani

L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i profughi, Filippo Grandi, ha elogiato il capo supremo della Rivoluzione islamica dell’Iran, Ayatollah Khamenei, per la sua richiesta al ministero dell’Educazione di preparare il terreno affinché gli studenti afghani possano studiare in Iran.

khamenei“Secondo me, l’ordine del leader della Rivoluzione islamica per i bambini afghani di studiare in Iran è considerato una delle politiche più progressiste nel fornire servizi ai rifugiati ed è una misura ammirevole”, ha dichiarato Grandi, nel corso di una visita effettuata lunedì presso un centro per rifugiati a Teheran. Ha apprezzato gli sforzi speciali compiuti dall’Iran per fornire assistenza ai rifugiati ed ha affermato: “L’Iran ha politiche speciali a tal fine e può trasformarsi in un modello per altri Paesi”.

A marzo un funzionario iraniano ha dichiarato che oltre 900mila rifugiati afghani legali vivono attualmente in Iran, aggiungendo che il numero di iracheni residenti in Iran è diminuito grazie al ripristino della sicurezza in quel Paese. Fino a qualche anno fa c’erano circa 450mila rifugiati iracheni in Iran, ma dopo il ritorno della sicurezza in Iraq, molti di loro sono tornati nel loro Paese. Attualmente ci sono circa 40mila iracheni in Iran.

“Dai 1,35 milioni di afghani circa 900mila sono rifugiati e 450mila sono titolari di passaporto, mentre un numero non precisato di persone sono illegali”, ha riferito il vicedirettore dell’Ufficio per gli stranieri e gli immigrati stranieri, Mohammad Ali Salehi Najafabadi. Il funzionario iraniano ha dichiarato che l’Afghanistan come parte del mondo musulmano e un importante vicino dell’Iran. Salehi Najafabadi ha aggiunto che l’Afghanistan è il migliore vicino per l’Iran, e che l’Iran sta cercando di generare una generazione dinamica di afghani per poter tornare nel loro Paese.

Circa il 15 per cento dei rifugiati in Iran, circa 120mila, vivono a Isfahan e quasi la stessa percentuale vive illegalmente nella provincia della città. Nonostante le innumerevoli difficoltà, i profughi in Iran vengono accolti e trattati come cittadini iraniani, avendo a disposizione gli stessi servizi educativi e sanitari.

di Giovanni Sorbello

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