Asse della Resistenza

Hezbollah-Hamas, l’asse che fa tremare Israele

Hezbollah e Hamas sono tra le forze della Resistenza in Libano e Palestina che sin dalla loro fondazione hanno enfatizzato la resistenza all’occupazione israeliana della Palestina e le violazioni contro i territori libanesi. 

IL 28 febbraio scorso si è tenuto un incontro a Beirut tra il Segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah e una delegazione di Hamas. L’incontro arriva pochi giorni dopo che Hezbollah è stato in grado di mostrare ancora una volta le sue capacità militari al regime israeliano inviando un drone da ricognizione ed esponendo la debolezza strategica del regime nelle guerre future. L’operazione ha portato a minacce da parte di funzionari israeliani contro il Libano. 

Inoltre, gli sviluppi nei territori palestinesi occupati si stanno avviando verso un’escalation tra Hamas e Tel Aviv, cosa che spinge la Resistenza palestinese a intensificare le sue minacce contro il regime israeliano per la mancanza di impegno nei termini di un cessate il fuoco che ha posto fine alla guerra dello scorso maggio. 

Agenda della visita 

Sayyed Hassan Nasrallah ha incontrato sabato una delegazione di funzionari di Hamas guidata da Saleh al-Arouri, vice capo dell’ufficio politico del movimento. Erano presenti anche il rappresentante del movimento Hamas in Libano, Ahmad Abdulhadi, il membro dell’Ufficio per le relazioni islamiche e arabe Osama Hamdan e il consigliere capo di Hamas, Taher al-Nonu.

I colloqui, che sono stati seguiti dai media arabi e israeliani, si sono concentrati su varie questioni come i recenti sviluppi in Palestina, tra cui Gerusalemme e il suo quartiere di Sheikh Jarrah, nonché le condizioni politiche nella regione. Le due parti hanno sottolineato la stabilità dell’Asse della Resistenza – un’alleanza che include Iran, Siria, Iraq, Libano, Yemen e Palestina – di fronte a pressioni e minacce, la necessità di rafforzare le relazioni bilaterali, il destino comune e il rafforzamento della cooperazione e dei meccanismi di coordinamento tra loro. Hanno anche invitato gli Stati arabi pro-normalizzazione a non intraprendere azioni in contrasto con l’agenda e gli ideali di liberazione palestinese perché finiscono per servire gli interessi israeliani. 

La visita e i colloqui tra i rappresentanti dei due movimenti di Resistenza sono stati di grande importanza, soprattutto agli occhi di Israele, perché uno degli argomenti discussi in questo incontro è stato quello di tracciare un percorso per una cooperazione più inclusiva. I media israeliani, come Yedioth Ahronoth, Rotter hanno espresso la loro preoccupazione per l’incontro. Roy Kass, giornalista della rete di notizie Kan, in un post su Twitter ha dichiarato: “Ciò che ci preoccupa è ciò che non è stato riportato ai media ed è stato discusso dietro le quinte tra le due parti”. 

Cooperazione Hamas-Hezbollah e l’unità dell’Asse della Resistenza 

La cooperazione tra i due alleati è un punto di enfasi dei leader di entrambe le parti nei loro vari eventi e discorsi, e il recente incontro ha mostrato ancora una volta la continuazione e l’approfondimento della loro alleanza. Durante la guerra di Gaza, la Resistenza libanese ha equipaggiato la Resistenza palestinese con missili Kornet. In realtà, sulla base di questa cooperazione, i due gruppi di Resistenza hanno formato un forte fronte per prepararsi a qualsiasi minaccia rappresentata da Tel Aviv. 

“Hamas sta cercando di costruire e sviluppare la sua infrastruttura nel Libano meridionale per usarla come base per attaccare Israele”, ha dichiarato l’ex ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman, aggiungendo: “Con i muri vicino a Gaza dotati di sistemi elettrici e molti dei suoi tunnel distrutti, Hamas ha difficoltà ad attaccare Israele da Gaza”. 

La cooperazione Hamas-Hezbollah sta facendo venire i brividi ai funzionari israeliani, perché in caso di attacco contro Hezbollah o Hamas, Tel Aviv dovrebbe affrontare minacce da tre fronti: quello interno, quello meridionale del Libano e quello sudoccidentale della Siria. 

In altre parole, il messaggio centrale della visita è l’alleanza dell’Asse della Resistenza, che ha già rafforzato la sua presa di sicurezza sul regime israeliano e può reagire immediatamente alle minacce di Tel Aviv con risposte imprevedibili e devastanti. Questo spaventa i leader israeliani e crea deterrenza contro qualsiasi nuova avventura militare israeliana a Gaza o in Libano. 

di Redazione

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