Medio Oriente

Yemen saccheggiato da Emirati e Arabia Saudita

Una petroliera degli Emirati Arabi Uniti ha lasciato un porto nella provincia meridionale di Shabwah nello Yemen con 400mila barili di greggio yemenita. Abu Dhabi e Riyadh continuano a depredare le risorse naturali dello Yemen.

L’agenzia di stampa ufficiale Saba ha riferito che la petroliera Gulf Aetos, carica di oltre 400mila barili di greggio, è partita domenica dal porto di Rudum. Il valore stimato del carico di greggio è di 43,640 milioni di dollari secondo i prezzi di riferimento internazionali.

Questa attività rientra nel quadro del saccheggio sistematico delle riserve petrolifere e delle risorse naturali dello Yemen da parte della coalizione di guerra a guida saudita e dei suoi militanti alleati Takfiri, nonché di misure rigorose volte a prevenire il flusso di cassa nel Paese.

Lo Yemen ha invitato la comunità internazionale e tutti gli organismi mondiali a svolgere i propri compiti e impedire all’ex governo yemenita di manomettere la ricchezza nazionale del Paese.

L’ultimo saccheggio di greggio yemenita arriva due settimane dopo che una superpetroliera ha lasciato il porto di Ash Shihr nella provincia orientale dello Yemen di Hadhramaut con oltre due milioni di barili di greggio saccheggiato, per un valore di oltre 270 milioni di dollari.

Yemen tra crimini e saccheggi sauditi

Il parlamento yemenita ha condannato fermamente le ricorrenti violazioni del cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite da parte della coalizione a guida saudita. I legislatori yemeniti hanno censurato l’alleanza militare a guida saudita per il sequestro di navi che trasportano prodotti petroliferi destinati allo Yemen, definendolo una violazione dei termini della tregua.

Secondo un rapporto pubblicato dalla rete televisiva al-Masirah, la Camera dei rappresentanti yemenita ha chiesto al Consiglio di sicurezza e alle Nazioni Unite di obbligare gli Stati membri della coalizione a guida saudita a depositare i proventi del petrolio greggio yemenita nelle banche del Paese, sostenere i servizi medici, pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici e migliorare il benessere pubblico.

L’Arabia Saudita ha lanciato la devastante guerra allo Yemen nel marzo 2015 in collaborazione con i suoi alleati arabi e con il supporto di armi e logistica degli Stati Uniti e di altri Stati occidentali.

L’obiettivo era reinstallare il regime favorevole a Riyadh di Abd Rabbuh Mansur Hadi e schiacciare il movimento di Resistenza di Ansarullah, che gestisce gli affari di Stato in assenza di un governo funzionale nello Yemen.

Sebbene la coalizione guidata dai sauditi non sia riuscita a raggiungere nessuno dei suoi obiettivi, la guerra ha ucciso centinaia di migliaia di yemeniti e generato la peggiore crisi umanitaria del mondo.

di Redazione

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