L’esercito libanese ha scoperto giorni fa un arsenale di armi lasciate abbandonate dai terroristi di Jabhat Fateh al-Sham (Fronte al-Nusra), nella valle di Wadi Hamid, ad est della città di confine di Arsal.
L’arsenale scoperto contiene missili anti-aerei Sam, missili anti-carro Tow di fabbricazione americana, razzi Rpg, granate e munizioni di vario genere.
Il 29 luglio, i comandanti del movimento di Resistenza di Hezbollah hanno affermato che l’offensiva militare contro Al-Nusra nelle periferie di Arsal e nella vicina città di Flita in Siria si era definitivamente conclusa, riconquistando l’intera aerea e uccidendo più di 150 terroristi.
I terroristi hanno scelto di ritirarsi ponendo fine a una occupazione durata cinque anni; come tanti prima di loro, hanno ottenuto il permesso di trasferirsi nella provincia siriana di Idlib, dove da tempo vengono indirizzati terroristi, takfiri e “ribelli” vari sconfitti, che si sono arresi. Laggiù, la forzata coesistenza di gruppi diversi su un territorio ristretto sta scatenando continue lotte sanguinose per il controllo delle scarse risorse.
Nell’agosto del 2014, i terroristi di Jabhat Fateh al-Sham e Daesh avevano superato Arsal uccidendo diversi soldati dell’Esercito libanese e prendendone 30 in ostaggio, successivamente in gran parte liberati. Da allora Hezbollah ha difeso la frontiera nord-orientale del Libano, respingendo diversi attacchi del Daesh e offrendo assistenza all’esercito libanese.
di Redazione
