di Redazione
Il ministro della Difesa indonesiano, Ryamizard Ryacudu, intervistato dall’agenzia Bloomberg, ha dichiarato che il suo Paese acquisterà il Su-35S; la firma del contratto avverrà nel corso della visita che farà in Russia entro il mese.
La notizia, che circolava già ufficiosamente in occasione del Singapore Air Show 2016, sancisce il secondo successo di esportazione dell’ottimo caccia russo di generazione 4^++, reduce dall’eccezionale vetrina internazionale fornitagli dall’impiego operativo in Siria, dopo il contratto già stipulato con la Cina.
L’aereo ha vinto la concorrenza del Typhoon europeo, del Gripen della Saab svedese e dell’F-16V della Lockheed Martin Usa.
L’Indonesia, che ha già in servizio il Su-30, ha necessità di sostituire la linea aerea più antiquata, anche a seguito del crescere delle tensioni nell’area a causa della politica espansionistica cinese. Il numero di aerei previsti dal contratto non è ancora ufficiale, ma si parla di una decina di unità con opzioni per altri aerei.
Grazie ai successi commerciali, all’ottimo rapporto qualità/prezzo ed alla straordinaria dimostrazione operativa in Siria, il Su-35S si è anche inserito di forza nella competizione per la fornitura di caccia all’India, minacciando di spegnere definitivamente le speranze del Rafale francese, zavorrato da un prezzo troppo alto, e di scalzare il Gripen della Saab, che si era inserito nella trattativa.
A giocare a favore dell’aereo russo c’è anche la comunanza logistica e operativa con l’imponente linea di Su-30Mki già in servizio nell’Aviazione indiana.
Continua così l’intelligente uso del comparto militare da parte di Mosca, che attraverso di esso non conclude soltanto buoni affari ma ne fa strumento per stringere preziose relazioni politiche ed economiche.
