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Khiva capitale del turismo del mondo islamico

Qui a Khiva sono in corso meticolosi preparativi mentre l’antica città si prepara ad ospitare la 12a sessione della Conferenza islamica dei ministri del Turismo (ICTM) dal 31 maggio al 2 giugno. 

Secondo gli organizzatori, l’evento, dal tema “Sviluppo dell’industria del turismo in modo sostenibile e resiliente”, non solo metterà in risalto Khiva, ma servirà anche come inaugurazione della sua celebrazione annuale come capitale del turismo del mondo islamico.

L’atmosfera generale della città è fortemente associata all’entusiasmo e all’orgoglio. Molte strade sono adornate con decorazioni festive per accogliere gli ospiti che includono ministri e dignitari degli Stati membri dell’Organizzazione per la cooperazione islamica.

I volti accoglienti della gente del posto, l’armoniosa fusione di antiche tradizioni con comfort moderni insieme a ristoranti che servono cucina autoctona aggiungono al suo fascino storico. Qui, gli artigiani locali sono impegnati a realizzare prodotti di artigianato tradizionale, mentre i negozianti si preparano ad accogliere un afflusso di visitatori internazionali. Il senso di comunità e di scopo condiviso è stimolante.

Le autorità locali sono profondamente consapevoli dell’importanza di questo evento. La vedono non solo come un’opportunità per mostrare Khiva, ma anche come un’opportunità per evidenziare il più ampio potenziale turistico dell’Uzbekistan

Khiva, destinazione imperdibile per gli appassionati di storia

Una delle città più antiche della regione di Khorezm, Khiva vanta una storia lunga oltre 2.500 anni. All’interno di Khiva si trova la fortezza murata di Itchan Kala, che racchiude l’essenza della ricchezza culturale della città. Questa cittadella ospita oltre 60 monumenti culturali, tra cui moschee medievali, palazzi sontuosi e una serie di musei, negozi di souvenir e laboratori artigianali.

Quindi, non sarebbe esagerato affermare che Khiva è un museo vivente, con il suo Itchan Kala ben conservato, che è stato dichiarato nel 1990 patrimonio mondiale dell’Unesco. Camminando per le strette strade acciottolate di Itchan Kala, circondata da imponenti pareti di mattoni di fango, sembra di tornare indietro nel tempo.

Per circa 1.500 anni, dal 130 a.C. al 1453 d.C., questa fondamentale regione dell’Asia centrale servì come luogo per lo scambio non solo di beni come sete e spezie, ma anche di una vasta gamma di idee e filosofie.

Osservando le fonti storiche, ci rendiamo conto che tra il IX e il XII secolo la regione di Khorezm era un faro di apprendimento e ricerca scientifica. La rinomata Accademia Al-Ma’mun di Khorezm era un centro per il lavoro pionieristico in astronomia, matematica, medicina e chimica. 

La regione ha dato origine a illustri studiosi come Muhammad bin Musa Al-Khwarizmi, noto come il padre dell’algebra, e Abu Al-Rayhan Al-Biruni, un poliedrico che ha dato un contributo significativo all’astronomia e alla filosofia. 

Inoltre, Khiva è un gioiello architettonico del passato. I suoi splendidi minareti, ad esempio, catturano l’immaginazione della maggior parte dei visitatori, è lì che gli echi della storia risuonano in ogni vicolo e cortile.

Guardando avanti

Khiva non è solo una testimonianza del ricco passato dell’Uzbekistan, ma anche un simbolo delle sue aspirazioni per il futuro. Secondo un funzionario locale, i preparativi per l’ICTM e le celebrazioni che durano un anno sono considerati pilastri per consolidare la posizione del paese sulla mappa del turismo globale.

“È più di un semplice evento; è una dichiarazione dell’impegno di Khiva e dell’Uzbekistan per la prosperità culturale ed economica”.

Le prove disponibili suggeriscono che la designazione di Khiva come Città del Turismo (capitale) del mondo islamico per il 2024 dovrebbe avere un profondo impatto sulle sue prospettive turistiche. Si prevede che l’afflusso di visitatori di alto profilo per l’ICTM incoraggerà più turisti a visitare l’Uzbekistan, in particolare a Khorezm e Khiva.

Un funzionario competente ha affermato: “L’aumento del turismo contribuirà senza dubbio alla nostra economia locale, creando più posti di lavoro e aumentando il reddito dei residenti”. 

Da una prospettiva più ampia e da quella del turismo, nell’attuale mondo politicamente motivato, queste strette interazioni del dialogo culturale sono cruciali per promuovere la comprensione e l’apprezzamento reciproci tra le nazioni e le comunità di tutto il mondo.

di Redazione

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