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Zarif: I Paesi “normali” non gestiscono macelli mascherati da consolati

Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha dichiarato che il coinvolgimento diretto dell’Arabia Saudita nella crisi umanitaria dello Yemen e l’assassinio del giornalista Jamal Khashoggi rende il Paese lontano da ciò che si potrebbe definire “normale”. 

“I Paesi ‘normali’ non gestiscono macelli mascherati da consolati”, ha scritto venerdì scorso il ministro Zarif in un tweet, in riferimento all’assassinio di Jamal Khashoggi al consolato saudita di Istanbul. “I Paesi ‘normali’ non attaccano i loro vicini, causano una crisi umanitaria e si rifiutano di parlare”, ha aggiunto Zarif, riferendosi alla brutale aggressione guidata dai sauditi nello Yemen, che ha causato più di 100mila vittime negli ultimi quattro anni e mezzo anni. “Nondimeno, non poniamo precondizioni per il dialogo”, ha sottolineato il diplomatico iraniano.

Il tweet di Zarif ha risposto alle recenti osservazioni del ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, che ha dichiarato alla Cnbc che l’Iran deve agire come un “Paese normale” prima che l’Arabia Saudita sia disposta a sedersi e dialogare con loro. 

Giovedì scorso, il ministro degli Esteri iraniano ha dichiarato in un altro tweet in arabo che “l’Iran rimane aperto al dialogo con i suoi vicini, e dichiariamo la nostra disponibilità a partecipare a qualsiasi lavoro complementare che sia nell’interesse della regione e accogliamo con favore qualsiasi passo che ridona speranza ai suoi abitanti e porta loro stabilità e prosperità”.

Zarif: Yemen, cinque anni di massacri

Dal marzo 2015, l’Arabia Saudita e alcuni dei suoi alleati arabi hanno compiuto attacchi aerei contro il movimento di Resistenza Houthi Ansarullah, nel tentativo di ripristinare il potere dell’ex presidente fuggitivo Abd Rabbuh Mansour Hadi, uno stretto alleato di Riyadh. I dati ufficiali delle Nazioni Unite affermano che oltre 15mila civili sono stati uccisi nello Yemen da quando è iniziata la campagna di bombardamenti condotta dal regime saudita.

La guerra saudita ha colpito oltre sette milioni di bambini nello Yemen che ora affrontano una grave minaccia di carestia, secondo i dati dell’Unicef. Oltre 6mila bambini sono stati uccisi o hanno riportato ferite gravi dal 2015, ha affermato l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia. La situazione umanitaria nel Paese è stata inoltre aggravata da focolai di colera, poliomielite e morbillo.

di Redazione 

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