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Sistema Sanitario Nazionale, un Problema globale

I tagli che attanagliano il Sistema Sanitario Nazionale, messi in atto da tutti i governi di tutti i colori, lo hanno ridotto un corpo martoriato che avrebbe bisogno di cure ricostituenti. Purtroppo, gli squilli di tromba che arrivano dagli scranni politici, vogliosi di entrare in guerra, non fanno ben sperare per il futuro. La sanità pubblica è imprescindibile e ineluttabile, farne a meno per avvantaggiare il privato è un’eresia che stiamo già pagando a carissimo presto.

Sistema Sanitario Nazionale, il caso Inghilterra

Quello che da noi in Italia si chiama Servizio Sanitario Nazionale, in Inghilterra si chiama National Healt Service (Nhs). Punta di diamante della nazione britannica, l’Nhs nasce nel 1948 creato dal governo laburista di Clement Attlee. Diventa presto parte dell’identità collettiva britannica con un mantra ben preciso: “Principio di cure pubbliche e gratuite”.

Il problema Inghilterra si differenzia da quello Italia per alcuni aspetti: non c’è un medico di base ma un centro sanitario pubblico dove vi sono svariati medici ed ogni volta, per un bisogno, ci si trova dinnanzi ad un medico differente che, di te, non sa niente.

In questi centri ci si arriva tramite appuntamento, ma riuscire ad averne uno è molto complicato. Facile allora che si finisca all’Accident&Emergency, ossia i Pronto Soccorso, creando degli ingorghi infiniti.

Anche a Londra mancano i posti letto, probabile che dopo averti messo una cannula al braccio e dopo aver atteso per ore in sala d’attesa, ti finisca su di una barella in un corridoio con luci perennemente accese tra promiscuità e gente che geme. Le attese si protraggono oltre le 12 ore, quando va bene, ed è stato calcolato che questo “blocco” causa almeno 14mila decessi l’anno; insomma, si muore nelle sale d’attesa e nei corridoi come in Italia.

Infermieri in prima linea

Una volta arrivato in reperto, la differenza principale con l’Italia è che in Inghilterra i reparti sono gestiti dagli infermieri sul modello americano. E qui si entra in un altro problema che potrebbe investire anche l’Italia, quello degli infermieri provenienti da nazioni estere. Ovviamente non è un problema di xenofobia, ma soprattutto conoscere la loro formazione e quali sono le loro reali qualifiche.

Il privato panacea di tutti i mali

Se non si vogliono passare le forche caudine del pubblico c’è sempre il privato, dove quattro giorni di degenza, senza nessun intervento, possono arrivare a costare anche 10mila euro. Come in Italia, anche in Inghilterra si naviga tra una Scilla e Cariddi di una sanità pubblica che è allo sbaraglio.

di Sebastiano Lo Monaco

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