Asse della Resistenza

Shahed-136, il drone suicida iraniano

Il drone Shahed-136 noto come “Aramco Killer”, che ha preso di mira le strutture Aramco con elevata precisione, lo abbiamo visto impiegato nell’esercitazione militare iraniana “Great Prophet 17”.

Nell’esercitazione “Great Prophet (PBUH) 17 “, per la prima volta sono state mostrate pubblicamente immagini ravvicinate del drone suicida Shahed-136 e delle sue prestazioni. Come parte dell’esercitazione, i droni suicidi Shahed-136 sono stati lanciati da un pod o da un rack con cinque lanciatori, colpendo i suoi bersagli con una precisione esemplare. 

A causa del fatto che il colore del naso è di colore lattiginoso, sembra che nel processo di produzione venga utilizzato solfuro di ZnS (senza applicare il processo di pressatura isostatica a caldo) o fluoruro di magnesio per ridurre i costi di produzione. Questi materiali sono in grado di trasmettere lo spettro infrarosso e assorbire ampiamente lo spettro visibile. Questa funzione potrebbe significare l’utilizzo di un sensore della fotocamera standard che rileva solo lo spettro del vicino infrarosso (NIR) assorbendo lo spettro della luce visibile attraverso il naso a infrarossi. I sensori della fotocamera visibile hanno la capacità di rilevare lo spettro del vicino infrarosso.

Shahed-136 e strategia di difesa iraniana

Considerando le politiche di difesa delle forze armate iraniane, armi come i droni suicidi dovrebbero essere il più a basso costo possibile e l’utilizzo di sensori di telecamere convenzionali/standard invece di costosi sensori a infrarossi è pienamente coerente con questa strategia. Naturalmente, è possibile utilizzare sensori a infrarossi nello spettro MWIR e SWIR per operazioni notturne e rilevatori radar per operazioni di soppressione dei sistemi di difesa nemici.

Inoltre, è interessante notare che alcune fonti, esaminando i progressi dei missili aria-aria a infrarossi ed esaminando il loro naso a infrarossi, hanno rifiutato l’uso del naso a infrarossi in Shahed-136. Perché nei modelli di imaging a infrarossi dei missili di rilevamento del calore, viene utilizzato un naso trasparente.

Tuttavia, con gli studi più approfonditi effettuati, è stato rivelato e confermato che nel sistema elettro-ottico del drone iraniano Shahed-149 è stato utilizzato un naso a infrarossi lattiginoso, il che indica che questi nasi possono essere utilizzati anche per sensori di imaging. Pertanto, l’idea di utilizzare un naso a infrarossi per lo Shahed-136 è ancora valida.

Specifiche del drone suicida Shahed-136:
Lunghezza: 3,5 m
Apertura alare: 2,5 m
Portata: 1800 – 2500 km
Peso: ~ 200 kg
Velocità: + 185 km/h
Motore: motori MD 550 o 3W
Origine: Iran

di Redazione

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