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Saudi Aramco costretta a vendere obbligazioni

Saudi Aramco venderà miliardi di dollari in obbligazioni internazionali nel tentativo di rafforzare il proprio bilancio e raggiungere l’obiettivo di dividendi di 75 miliardi di dollari, mentre la crisi del coronavirus colpisce i suoi profitti. Il colosso petrolifero saudita ha fatto il suo debutto sui mercati del debito internazionale lo scorso anno raccogliendo 12 miliardi di dollari, dopo aver ricevuto più di 100bn di dollari di ordini. 

Goldman Sachs, Citi, HSBC, JPMorgan, Morgan Stanley e NCB Capital sono state assunte per organizzare le chiamate degli investitori per diverse tranche di potenziali obbligazioni con scadenze comprese tra tre e 50 anni. Saudi Aramco non ha specificato l’entità dell’emissione, ma si prevede che raggiungerà i miliardi con obbligazioni benchmark generalmente di almeno 500 milioni di dollari per tranche.

La compagnia saudita, la cui quotazione nel dicembre 2019 è stata la più grande IPO del mondo, lo scorso mese ha registrato un calo del 45% dell’utile netto del terzo trimestre a 11,8 miliardi di dollari. 

Quest’anno, la pandemia di coronavirus ha colpito drammaticamente la domanda di petrolio, lasciando i livelli di debito dell’azienda in una spirale. L’imminente emissione di obbligazioni mira a colmare una lacuna finanziaria dopo l’anno disastroso. 

Saudi Aramco è sotto crescente pressione per tagliare la spesa e raccogliere denaro per aiutare a tamponare il regno, che deve affrontare un deficit di bilancio in aumento. La società ha tagliato le spese in conto capitale da circa 25 miliardi di dollari a 30 miliardi di dollari quest’anno. 

Saudi Aramco tra coronavirus, crollo dei prezzi e Resistenza yemenita

Lo scorso mese, l’agenzia di rating Fitch ha abbassato l’outlook su Saudi Aramco da positivo a negativo a causa delle preoccupazioni per l’indebolimento delle finanze del governo.

Fitch ha affermato che l’obiettivo “ambizioso” di Saudi Aramco di pagare 75 miliardi di dollari di dividendi potrebbe portare a un flusso di cassa libero post-dividendo che diventi negativo nel 2020 e 2021, prima di raggiungere il pareggio nel 2023. L’Arabia Saudita ha cercato di diversificare la sua economia per decenni, come sottolineato nel suo piano Vision 2030 lanciato dal principe ereditario Mohammed bin Salman

Lo shock del coronavirus, il crollo dei prezzi dell’energia e gli attacchi missilistici della Resistenza yemenita hanno danneggiato i suoi piani. Le entrate petrolifere rappresentano circa i due terzi delle esportazioni del regno. L’Arabia Saudita una volta esportava quasi il 30% del petrolio mondiale, questa cifra ora è scesa a solo il 12%, secondo la società di consulenza di ricerca Capital Economics.

di Yahya Sorbello

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