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Russia: volo di prova per il super bombardiere Tu-160

Il bombardiere strategico russo Tupolev Tu-160M2 effettuerà il suo primo volo di prova nel febbraio 2018, lo ha riferito ieri durante una riunione di lavoro il vice primo ministro russo Dmitry Rogozin al presidente Vladimir Putin.

“Prevediamo che l’aereo sarà costruito già nel 2019. Le consegne di serie dovrebbero iniziare nel 2023 mentre prevediamo di effettuare il primo volo del Tu-160M2, che è stato lanciato dall’officina oggi, nel febbraio del prossimo anno”, ha dichiarato il vice-premier.

“Va tutto bene, semplicemente perfetto. Mi congratulo con i costruttori di aeromobili e penso che forniremo buone notizie al ministero della Difesa (è stato il ministero della Difesa russo che ha insistito per riprendere la produzione dell’aeromobile Tu-160 aggiornato, che aveva dimostrato le sue potenzialità come bombardiere supersonico)”, ha dichiarato il presidente russo. La Russia riprende la produzione del più grande bombardiere operativo del mondo che la Nato chiama Blackjack.

Il blackjack è il più grande aereo da combattimento al mondo, con un peso massimo al decollo di circa 275 tonnellate. Può coprire una distanza di oltre 12mila chilometri senza rifornimento. La distanza record percorsa durante un volo è stata di 18mila chilometri, rimanendo più di 24 ore in volo. Il bombardiere è dotato di ali a spazzata variabile, che si incastra contro la fusoliera quando si passa alla velocità supersonica.

Il nuovo Tu-160, soprannominato White Swan in Russia, è stato presentato alla Kazan Aviation Factory, una filiale dell’Ufficio di progettazione Tupolev di Mosca. L’aeromobile è stato costruito usando parti immagazzinate fin dall’epoca sovietica, per stabilire se la fabbrica fosse in grado di riprendere la produzione in serie dei leggendari bombardieri.

Le forze armate della Russia hanno annunciato nel 2015 la decisione di riprendere la produzione dei Tu-160 nella modernizzata variazione Tu-160M2. La produzione in serie dei bombardieri dovrebbe iniziare nei primi anni del 2020, con il Ministero della Difesa che prevede di acquistarne almeno 50 velivoli. Gli aerei modernizzati otterranno nuovi motori migliorati, mentre le apparecchiature di bordo analogiche verranno sostituite con hardware digitali.

di Redazione

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