di Manuela Comito
Sabato 20 febbraio, in un intervento in occasione del Giorno dei Difensori della Patria, il Presidente Russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è impegnata a risolvere la crisi in Siria con misure politiche e diplomatiche. Putin ha sottolineato come i terroristi si riferiscano alla Russia quale principale nemico in campo ed ha elogiato l’impegno e il sacrificio delle forze armate russe coinvolte nelle operazioni anti-terrorismo.
Dal 30 settembre 2015, su richiesta del governo siriano e in stretta collaborazione con esso, l’aviazione russa ha sferrato attacchi decisivi contro le postazioni dei ‘ribelli’ di Al-Nusra, contro l’Isis e contro i numerosi gruppi terroristici che, supportati dai governi occidentali e dai loro alleati regionali (Arabia Saudita, Turchia, Qatar), stanno insanguinando da quasi cinque anni la Siria.
Con l’approssimarsi del Giorno dei Difensori della Patria, che si celebra il 23 febbraio, Putin ha voluto rendere omaggio ai valorosi soldati dell’esercito russo che soprattutto in questi ultimi mesi “malgrado le difficili condizioni in Siria, cooperano con le forze governative nella lotta contro il terrorismo, al fine di proteggere e salvare i civili dalla barbarie, dalla violenza e dalla tirannia”.
