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Netanyahu aumenta livelli migrazione

In un articolo pubblicato la scorsa settimana, il quotidiano ebraico Yedioth Ahronoth affronta un preoccupante problema sociale evidenziato dalla CBC, che ha riferito di una tendenza crescente all’immigrazione inversa da Israele, derivante dalle politiche di Netanyahu.

L’articolo suggerisce che l’ascesa dell’estrema destra di Netanyahu è un fattore significativo che contribuisce a questo fenomeno. È importante notare che la guerra in corso e il suo peggioramento, soprattutto nel nord, potrebbero peggiorare questa tendenza a causa dell’aumento della portata degli attacchi missilistici, che stanno aumentando man mano che Hezbollah espande i suoi lanci.

Questa situazione lascia agli abitanti del nord due opzioni: trasferirsi nelle regioni del Centro e del Sud o emigrare all’estero. “Se la liberalità e la sanità mentale ritornano, forse ritorneremo”, hanno riferito N. e M. che si sono trasferiti in Spagna e Michal Levita si è trasferita a Berlino: “Il cuore è ancora in Israele”.

Negli ultimi anni, sempre più israeliani hanno scelto di lasciare il Paese e iniziare una nuova vita all’estero. Secondo i dati della CBS pubblicati domenica, l’anno scorso circa 55.300 israeliani sono andati all’estero, e 27.800 vi sono rimasti – il che costituisce un saldo negativo sulla migrazione, che è aumentato rispetto agli anni precedenti anche nei dati iniziali del 2024 si registra un aumento.

di Redazione

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