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Nasrallah: “Il progetto israeliano contro la Resistenza si sta sgretolando”

di Giovanni Sorbello

“L’asse della Resistenza raggiungerà la vittoria contro i suoi oppositori in Libano e in Siria”, apre così il suo intervento video il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, nel quattordicesimo anniversario della liberazione del sud del Libano dall’occupazione israeliana. “Il progetto contro la Resistenza si sta sgretolando”, ha dichiarato ad una folla in delirio presente alla festa di Bint Jbeil.

Parlando della vittoria di Hezbollah nel 2000, quando le forze israeliane hanno lasciato il sud del Libano dopo due decenni di occupazione, Nasrallah ha dichiarato che il ruolo della Resistenza è stato determinante per prevenire una grande azione israeliana in Libano.

Nasrallah ha poi sottolineato l’aumento delle violazioni israeliane della sovranità libanese, con numerosi incidenti avvenuti lungo il confine, dal rapimento di pastori libanesi alla distruzione di proprietà libanesi. “Questa è una chiara espressione della rabbia israeliana. La loro entità è basata sull’umiliante e l’offesa. Essi non possono sopportare di vedere delle persone che vivono a testa alta e senza paura lungo il confine”, ha aggiunto il segretario generale.

Passando alla questione siriana Nasrallah dichiara: “La Siria era ed è ancora il Paese che ha l’onore di non avere alcun tipo di legame con Israele”. “Esiste un “progetto” da parte di Israele e dei suoi sostenitori internazionali per distruggere l’asse della Resistenza – costituito da Hezbollah, Siria e Iran – in Medio Oriente”, aggiunge Nasrallah.

“Gli Stati Uniti e i loro alleati mandano armi e copertura politica per i terroristi provenienti da tutto il mondo attivi in Siria”, ha dichiarato. “Lo fanno per distruggere l’asse della Resistenza contro Israele”. Tuttavia, ha affermato, gli sforzi per smantellare il governo siriano non hanno avuto successo.

“Il campo di battaglia di questo progetto è ora in Siria, ma Damasco raggiungerà la vittoria. Essi non possono imporre le loro idee su di noi”, ha aggiunto. “Anche i governi che hanno cospirato contro la Siria verranno a rimpiangere le loro azioni e ringrazieranno la Siria per la sua perseveranza”, ha riferito Nasrallah.

Come in precedenti interventi, Nasrallah ha sottolineato che gli sforzi internazionali per finanziare i “ribelli” siriani hanno fallito miseramente. “Oggi in Siria si sta scoprendo il vero volto dei gruppi armati. Questi terroristi stanno minacciando tutti, anche quelli che li finanziano”, ha riferito il leader della Resistenza.

Nasrallah poi accenna alle prossime elezioni presidenziali siriane, in cui Bashar al-Assad è ampiamente favorito sugli altri due candidati, che sono in gran parte sconosciuti.

Ha denunciato la posizione dell’opposizione siriana contro le elezioni, affermando che i “ribelli” stanno cercando di intimidire i potenziali elettori. “Stanno provando ad impedire delle regolari elezioni in Siria”, ha dichiarato. “Stanno minacciando attacchi, dicendo che chi partecipa alle elezioni verrà ucciso, anche quelli che non votano per Assad”. “Per gruppi come il Fronte Al-Nusra, le elezioni non sono solo vietate, ma sono un’eresia. Perché devono imporre la loro fede ad altri?”, ha aggiunto Nasrallah.

Il segretario generale conclude il suo discorso discutendo dell’attuale situazione politica in Libano, nella giornata che segna l’inizio di un vuoto politico nel Paese, per il mancato accordo sulla nomina di un nuovo presidente da parte del governo prima della scadenza costituzionale del 25 maggio.

Senza nominare direttamente il leader e candidato presidenziale delle Forze Libanesi, Samir Geagea, Nasrallah ha accusato la coalizione del 14 marzo, di difendere un candidato controverso che non avrebbe mai potuto essere eletto.

“La candidatura di Geagea mira ad impedire la discussione di una seria candidatura condivisa dalle parti”. “La coalizione del 14 marzo non ha mai avuto l’obiettivo di eleggere un presidente prima del 25 maggio. Il loro obiettivo era quello di estendere il termine del presidente uscente Michel Suleiman”. “Non c’è mai stata l’occasione per eleggere un nuovo presidente, ma solo un’opportunità di estendere il mandato”.

Nasrallah ha chiesto un dialogo continuo per eleggere un presidente. “Questo è un periodo difficile, ma la gente non può perdere la calma”, ha aggiunto. “Dobbiamo mantenere la pace civile e continuare il dialogo a livello nazionale”. “Vogliamo eleggere un presidente il più presto possibile, c’è ancora una reale opportunità di eleggere un presidente forte e capace di mantenere la stabilità, godere di un sostegno reale e unire tutte le parti”.

“Combatteremo per tutti i nostri martiri, la nostra fede e la nostra gente, e promettiamo loro di raggiungere la vittoria finale”, con questa doverosa promessa Sayyed Hassan Nasrallah, saluta il popolo della Resistenza.

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