Nasrallah: Asse della Resistenza pronto alla prossima guerra
Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato ieri sera che l’attuale situazione in Iran per quanto riguarda le proteste pubbliche non è politica e non può essere paragonata agli eventi del 2009.
Il segretario generale del Movimento di Resistenza libanese Hezbollah, Seyyed Hassan Nasrallah, ha rilasciato questo commento durante un’intervista alla rete televisiva libanese Al-Mayadeen, aggiungendo che “l’attuale problema dell’Iran, in cui tutti i gruppi e partiti sono completamente uniti, non riguarda il governo del Paese o le istituzioni islamiche, ma è il risultato della bancarotta di banche, aziende e l’escalation della crisi finanziaria”.
Il leader libanese ha aggiunto che: “Alcuni movimenti politici hanno approfittato della situazione e hanno iniziato a guidare le proteste verso un’agenda politica, ma le autorità iraniane hanno affrontato tranquillamente la crisi, e ora i manifestanti si sono separati dai rivoltosi. Una cosa positiva delle proteste è stata che le parti interne in Iran hanno trovato la motivazione per iniziare a lavorare insieme per esplorare i modi per trovare soluzioni ai problemi del Paese. I desideri e gli obiettivi di Trump, della sua amministrazione, così come di Israele e dell’Arabia Saudita, non hanno portato risultati in Iran”.
Nasrallah ha poi discusso della decisione di Donald Trump su Gerusalemme, sottolineando che il trasferimento dell’ambasciata Usa a Gerusalemme (al-Quds) significherebbe la fine del regime israeliano. Ha messo in guardia contro una potenziale guerra condotta da Trump e Netanyahu contro Gaza, Libano o Siria, aggiungendo che l’Asse della Resistenza, comprendente Iran, Palestina, Siria, Libano e lo Yemen, deve essere preparato per qualsiasi guerra potenziale dopo il decisioni di Trump e Netanyahu”.
di Redazione
