La battaglia di Zabadani sarà la chiave del conflitto siriano
Non passa giorno in cui non vediamo in televisione immagini raccapriccianti che mostrano le “gesta” disumane dei mercenari – pagati dall’Occidente – dell’Isil in Siria, Iraq e non solo. I media internazionali – ben addomesticati – oltre a mostrare teste mozzate e crimini di vario genere, continuano a soffermarsi sulla presunta avanzata delle bande dell’Isil soprattutto in Siria, quindi, ad una imminente caduta di Assad. Niente di più falso.
Fortunatamente la realtà sul campo è molto diversa; se da un lato questi criminali stanno continuando a seminare morte e terrore, dall’altra parte continuano a perdere terreno e postazioni strategiche grazie alla travolgente avanzata portata avanti dall’esercito siriano e da Hezbollah. Altro aspetto da sottolineare, il presidente Assad attualmente gode di un ampio consenso tra la popolazione siriana, e la sua posizione non è mai stata messa in discussione.
Ritornando alle vicende sul campo, un importante analista politico arabo, Nasser Qandil, ha dichiarato domenica scorsa all’agenzia iraniana Fars, che la battaglia nella città strategica di Zabadani è molto importante per le sorti del conflitto siriano. Qandil ha osservato che gli sviluppi in atto a Zabadani stanno spianando la strada all’esercito siriano per avere il controllo su tutta la regione situata sul confine libanese.
“Zabadani è di importanza altamente strategica perché collega le ultime aree controllate dai terroristi con la capitale di Damasco”, ha aggiunto Qandil.
Sabato scorso, dopo la conclusione delle 48 ore di cessate il fuoco, l’esercito siriano e le forze della Resistenza libanese di Hezbollah hanno dato il via alle operazioni militari per cogliere l’ultima zona di Zabadani ancora sotto il controllo dei terroristi. Le forze governative hanno iniziato le loro operazioni per prendere il controllo della città di al-Mazaya, nella zona meridionale della regione di Zabadani.
Nell’intera area confinante con il Libano, i terroristi appartenenti ai gruppi di Ahrar al-Sham, Libero esercito siriano e Fronte al-Nusra sono rimasti intrappolati dalla strategia vincente attuata dai combattenti di Hezbollah. Non avendo più altra alternativa, i terroristi hanno ripreso a bombardare indiscriminatamente le città di Fuaa e Kafraya. Nelle ultime ore i combattenti della Resistenza libanese hanno preso il pieno controllo anche del quartiere di al-Jisr e della strada principale di al-Hara al-Gharbiyah.
Riuscire a conquistare Zabadani, fino a qualche mese fa roccaforte dei gruppi terroristici anti-Assad, significa dare una svolta decisiva alla devastante guerra scatenata contro la Siria. Avere il controllo di questa regione significa mettere in totale sicurezza il confine libanese, quindi, bloccare definitivamente i rifornimenti di armi, cibo e uomini ai vari gruppi terroristici. Altro aspetto importante, si mette in sicurezza lo snodo principale che collega la regione alla capitale Damasco.