Khamenei condanna massacro musulmani in India
Il leader della Rivoluzione Islamica dell’Iran, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha condannato la violenza contro i musulmani in India, chiedendo al regime di Nuova Delhi di opporsi agli estremisti.
Khamenei: India rischia isolamento dal mondo islamico
“Il cuore dei musulmani di tutto il mondo è addolorato per il massacro di musulmani in India. Il governo indiano dovrebbe affrontare gli estremisti indù e i loro partiti e fermare il massacro dei musulmani al fine di impedire l’isolamento dell’India dal mondo islamico”, ha dichiarato il leader iraniano sul suo account Twitter.
Lo scorso dicembre, il parlamento indiano ha approvato una legge che accelera la cittadinanza per le minoranze non musulmane perseguitate dai Paesi vicini. Più di 40 persone sono state uccise la scorsa settimana a Nuova Delhi a causa della violenza settaria scatenata dalla legge sulla cittadinanza. Gli analisti avvertono che la legge potrebbe in definitiva portare all’espulsione o alla detenzione, e contribuisce all’emarginazione.
Zarif condanna violenza contro musulmani in India
Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha condannato gli scontri in un tweet. “L’Iran condanna l’ondata di violenza organizzata contro i musulmani indiani. Per secoli, l’Iran è stato un amico dell’India. Esortiamo le autorità indiane a garantire il benessere di tutti gli indiani e a non far prevalere i criminali insensati. La strada da percorrere è il dialogo pacifico e lo stato di diritto”, ha scritto il 2 marzo, portando alla convocazione dell’ambasciatore iraniano in India.
di Redazione