I leader della Resistenza palestinese hanno avvertito che le forze militari di Israele verranno inghiottite nel pantano di Gaza e subiranno perdite più pesanti se continueranno le devastazioni israeliane, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian.
Intervenendo ad una sessione domenicale del gabinetto iraniano, Hossein Amirabdollahian ha presentato un rapporto sugli ultimi sviluppi a Gaza e sugli sforzi diplomatici dell’Iran per porre fine alle atrocità del regime sionista contro la Palestina.
Descrivendo l’operazione Al-Aqsa Storm, condotta da Hamas il 7 ottobre, come un duro colpo politico, militare e di sicurezza inferto al regime sionista, Amirabdollahian ha affermato che diverse istituzioni americane ritengono che ciò equivalga al collasso politico e di sicurezza del regime israeliano.
“Nonostante la macchina da guerra del regime sionista sia sotto la direzione politica, mediatica e della sicurezza degli Stati Uniti, i combattenti della Resistenza hanno ancora la meglio sul campo”, ha aggiunto.
I recenti tentativi del regime israeliano di invadere Gaza con un’operazione di terra si sono conclusi con un fallimento e hanno provocato pesanti perdite israeliane, ha aggiunto Amirabdollahian, sottolineando: “Secondo la valutazione dei leader della Resistenza, se tali condizioni continuano, Gaza diventerà senza dubbio un pantano in cui le forze militari sioniste cadranno”.
Israele non combatte, massacra
Il bombardamento del regime israeliano su Gaza, in particolare nel nord dell’enclave, aumenta di intensità mentre le forze di terra israeliane stanno tentando di espandere le operazioni.
Venerdì sera, il movimento di Resistenza islamica palestinese Hamas ha rivelato “il fallimento dei tentativi del nemico sionista di invadere Gaza attraverso un attacco di terra”, affermando che l’esercito israeliano è caduto nelle imboscate preparate dai combattenti della Resistenza palestinese. Da 7 ottobre, quasi 10mila palestinesi sono stati uccisi a Gaza negli attacchi israeliani.
I raid di Israele continuano anche nella Cisgiordania occupata, dove in un mese sono stati uccisi più di 120 palestinesi.
di Redazione
