Medio Oriente

Irgc, dettagli attacco missilistico alle basi Usa in Iraq

Continua a far discutere l’attacco missilistico condotto dall’Iran contro le basi americane in Iraq. A tal proposito, un ufficiale danese ha fornito dettagli importanti sull’attacco missilistico dell’Irgc (Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran) alla base americana Ain al-Assad in Iraq. L’ufficiale ha rilasciato questa intervista alla televisione danese Tv2.

Alla domanda sui dettagli dell’attacco missilistico dell’Irgc alla base americana Ain al-Assad in Iraq, l’ufficiale danese ha dichiarato che a seguito dell’attacco, i militari sono immediatamente scappati nei rifugi sotterranei. Dopo l’attacco, si presentava uno scenario devastante mentre le sirene davano l’allarme. I missili dovevano essere dotati di dispositivi radar molto precisi. I rifugi non sono mai stati presi di mira, ha sottolineato l’ufficiale, aggiungendo che l’Iran non ha voluto attaccare per seminare morte.

A proposito, questo è un messaggio al mondo che gli iraniani sono musulmani e non assassini, contrariamente a quanto gli Stati Uniti cercano di mostrare, ha osservato l’ufficiale danese. L’Iran poteva provocare centinaia di vittime tra soldati e ufficiali, ma non lo ha fatto, ha aggiunto.

“Gli attacchi missilistici iraniani sono stati molto precisi ed effettuati con grande precisione, senza nemmeno un missile andato fuori bersaglio. A questo proposito, possiamo affermare che gli iraniani avevano mappe dettagliate della base, del quartier generale, dei rifugi e degli hangar”, ha dichiarato l’alto ufficiale danese.

Irgc non ha colpito per uccidere

L’Iran non ha preso di mira l’ala irachena o i suoi rifugi e centri medici. L’Iran ha colpito esclusivamente l’ala americana e sui suoi obiettivi scelti che indicano che gli iraniani hanno mappe dettagliate di tutte le basi militari e straniere in Iraq e in tutto il Medio Oriente, ha aggiunto l’ufficiale.

Il militare danese ha aggiunto che il suo governo ha evacuato circa 134 soldati danesi dall’Iraq e li ha trasferiti in Kuwait. I militari osserveranno una pausa prima dell’arrivo di un gruppo di psichiatri per curare gli effetti del panico che hanno subito durante l’attacco missilistico. I soldati evacuati non vogliono tornare alla base di Ain Al-Asad in Iraq, ha sottolineato l’ufficiale.

di Yahya Sorbello

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