Medio Oriente

Abbattimento aereo ucraino, possibile false flag israelo-americana

Robert David Steele, ex ufficiale di fanteria del Corpo dei Marines e agente della Cia, nonché attivista di Open Source Everything Engineering, nel corso di un’intervista rilasciata ai media iraniani, afferma che l’incidente aereo ucraino vicino a Teheran potrebbe essere una false flag del regime americano e israeliano. L’ex agente ha gestito un’operazione di false flag per la Central Intelligence Agency (Cia) e ha scritto la lettera di avvertimento originale alla Casa Bianca, nel 1994, sulla vulnerabilità di tutti i sistemi elettronici. Da allora ha pubblicato un libro e molti articoli sulle molte false flag statunitensi e israeliane e sulla continua vulnerabilità di tutti i sistemi, compresi in particolare gli aeromobili Boeing progettati per consentire il dirottamento remoto statunitense e israeliano che può, oltre a prendere il controllo dell’aereo, può anche spegnere la radio e il transponder.

Crediamo che questo evento sia stato un evento di false flag progettato per screditare il leader supremo iraniano Ali Khamenei e il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc), mentre cercavano di ampliare i rapporti tra Iran e Ucraina. Ricordiamo che Kiev è centrale per l’anello di contrabbando nucleare gestito dagli Stati Uniti, voluto e protetto dall’ex Presidente Barack Obama, dal vicepresidente Joe Biden e dal segretario di Stato Hillary Clinton in cambio di decine di milioni di dollari in tangenti.

Ecco cosa pensiamo sia successo riprendendo anche Ian Greenhaigh dei Veterans Today, i cui articoli, “Esclusivo: tentativo di abbattimento del regime PS752” e “Delving Deeper in PS752“, sono stati entrambi utili per le nostre riflessioni.

Spunti di riflessione sull’abbattimento aereo ucraino

01 – L’aereo Boeing, progettato per essere dirottato dai governi degli Stati Uniti o di Israele in qualsiasi momento, anche via satellite è stato preso in remoto. Sia il sistema di comunicazione che il transponder erano spenti. Indipendentemente dal fatto che ai piloti fosse permesso di mantenere il controllo o meno, l’aereo ritornava indiscutibilmente verso l’aeroporto dal quale era decollato pochi minuti prima.

02 – Poiché il transponder è stato spento, l’aereo ucraino, in modo univoco tra i molti voli in avvicinamento, è stato identificato dall’unità integrata di trasporto e identificato dal radar Tor-M1 come ostile. Se l’equipaggio si stesse prendendo una pausa e avesse impostato su “auto”, il sistema avrebbe sparato un missile non appena il velivolo “ostile” si fosse trovato a portata. Non importa se si muoveva molto lentamente, era su una traiettoria internazionale commerciale e nessun missile in arrivo era stato segnalato dal sistema radar iraniano con visione a lungo raggio. Secondo quanto riferito dall’Irgc, si è verificato un “blocco” delle comunicazioni che avrebbe potuto essere intenzionale, per eliminare l’accesso a informazioni contraddittorie.

03 – Sembra che siano stati sparati due missili, non uno. Il primo ha messo fuori uso uno dei due motori. Un secondo missile è stato lanciato, forse automaticamente, e questo è ciò che ha causato l’abbattimento dell’aereo ucraino. Il Tor-M1 ha otto missili, se era in automatico e l’equipaggio era fuori dal veicolo, questo è stato fatto e ancora prima che si rendessero conto di ciò che stava accadendo. Da ricordare che in passato, un aereo simile è atterrato con successo a Baghdad, in un incidente simile.

04 – In alternativa, l’aereo ucraino avrebbe potuto essere guidato a terra tramite pilotaggio remoto. Normalmente gli aeromobili con carichi completi di carburante non atterrano, fanno il giro dell’aeroporto per circa quattro ore per bruciare abbastanza carburante da essere abbastanza leggero da atterrare senza ulteriori rischi.

L’ammissione affrettata da parte dell’Irgc di “errore umano” è un tentativo ben intenzionato onesto ma fuorviante. Tutte le possibilità avrebbero dovuto essere prese in considerazione prima di fare tale ammissione, e sarebbe stato necessario esaminare più a fondo l’equipaggio specifico e l’unità Tor-M1, al fine di includere una garanzia di completa clemenza nei confronti dell’equipaggio Tor-M1 in cambio della verità su le loro precise posizioni fisiche e attività durante il lancio del missile.

“Stato profondo” Usa

Come riportato dal Tehran Times del 6 gennaio 2020 in WORLD WAR III? President Donald Trump Was Lied To, Will This Martyrdom Lead to a Restored Palestine?, continuiamo a credere che il presidente Donald Trump sia stato manipolato da una combinazione del segretario di Stato Mike Pompeo e Il segretario alla Difesa Mark Esper (entrambi membri della famigerata mafia del West Point del 1986), e da Gina Haspel, direttore della Cia. Crediamo anche che il direttore della National Security Agency non stia servendo al Presidente informazioni accurate e tempestive sui segnali riguardanti il tradimento interno e gli atti di guerra internazionali intesi a screditare il governo iraniano e iniziare la terza guerra mondiale.

Ad esempio, il presidente è stato convinto a fare un tweet in persiano e poi ha dichiarato che questo tweet aveva ricevuto oltre 200mila “mi piace”, il che è abbastanza straordinario. Ciò che non è stato detto al presidente è che Twitter è controllato in Iran, e tutti i “mi piace” provengono da alcuni iraniani-americani residenti negli Stati Uniti e da centinaia di troll assunti che non parlano nemmeno il farsi.

Ci sono rapporti crescenti secondo cui Dick Cheney è ancora responsabile degli elementi canaglia del governo degli Stati Uniti attraverso il programma Continuity of Government che è teoricamente controllato dalla Cia, ma ora gestito da unità molto segrete all’interno della più grande difesa degli Stati Uniti. Unità talmente segrete che i politici esistenti, incluso il presidente, incluso il direttore della Cia, non sono informati né “autorizzati” per il pieno accesso. Questo è il nucleo della rete di tradimento nazionale.

Ciò che manca in questo momento è una rete internazionale in grado di comunicare la verità al pubblico americano, occidentale e in particolare al presidente Donald Trump. Al presidente Usa ogni giorno viene negata la verità dal Consiglio di sicurezza nazionale, dalla mafia del West Point, dal direttore della Cia e dai neo-conservatori sponsorizzati dalle lobby sioniste.

Fuori dal Medio Oriente

Robert David Steele offre le sue condoglianze sia a coloro che sono stati uccisi in quello che crede sia stato un atto di guerra – un falso attacco elettronico – sia a coloro che continuano a subire sanzioni illecite e operazioni segrete di cambio di regime che violano la Costituzione degli Stati Uniti e tutti i trattati internazionali applicabili. Ciò che viene fatto all’Iran, all’Iraq, all’Afghanistan, al Libano, alla Libia, alla Somalia, alla Siria e al Yemen non viene fatto con il consenso informato del popolo americano. Secondo l’ex agente della Cia, se il presidente Donald Trump non ritirerà tutte le forze militari dal Medio Oriente, perderà le prossime elezioni presidenziali.

È importante educare il popolo americano alla verità. C’è un sentimento anti-guerra e anti-sionismo molto forte in America. I cittadini americani sono stanchi di essere rappresentati da regimi in costante conflitto e che sponsorizzano il terrorismo internazionale. In Medio Oriente ha avuto inizio un radicale cambio di equilibri geopolitici. Chi si ostina ancora a non voler vedere questo cambiamento continuando con una folle politica imperialista, sarà costretto a subire una devastante disfatta.

di Yahya Sorbello

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