Medio Oriente

Iraq, Stati Uniti preparano “Deal of Century”

Il movimento di Resistenza iracheno Asa’ib Ahl al-Haq ha avvertito che gli Stati Uniti stanno aprendo la strada per l’attuazione del cosiddetto “Deal of Century” (Accordo del secolo) in alcune zone dell’Iraq, dove vuole insediare i palestinesi sfollati.

Nel corso di un’intervista con l’agenzia di stampa Tasnim, il portavoce di Asa’ib Ahl al-Haq, Mahmoud al-Rabiee, ha affermato che il movimento ha prove inconfutabili che le forze americane sono in combutta con i terroristi in Iraq. Gli Stati Uniti stanno cercando di trasformare alcune zone dell’Iraq in gateway per attuare l’Accordo del secolo. Secondo questo piano, i palestinesi menzionati nel Deal of Century saranno trasferiti nelle regioni occidentali della provincia di al-Anbar.

Denunciando la presenza attiva delle forze americane nell’ovest di al-Anbar e nelle aree vicino al valico di frontiera di al-Tanf tra Iraq e Siria, Rabiee ha affermato che gli Stati Uniti stanno cercando di trasferire terroristi dalla Siria all’Iraq.

Gli americani stanno tentando di prendere il controllo di quelle regioni per renderle sicure per l’attuazione dell’accordo del secolo, ha aggiunto il portavoce della Resistenza. Il funzionario iracheno ha inoltre condannato alcuni partiti iracheni per aver cooperato con gli Stati Uniti soddisfacendo i loro interessi.

Iraq chiede espulsione forze Usa

Rabiee ha inoltre sottolineato che gli Stati Uniti devono rispettare la decisione del Parlamento iracheno di ratificare un disegno di legge sull’espulsione delle forze straniere dal suo Paese. “Gli americani possono ritardare il ritiro dall’Iraq e vogliono stabilirsi in aree distanti dalla portata delle forze della Resistenza, ma ciò non significa che la Resistenza non abbia accesso a queste aree se necessario”, ha aggiunto Rabiee.

All’inizio di gennaio, il parlamento iracheno ha approvato una risoluzione per porre fine alla presenza di truppe straniere in Iraq e di garantire che non utilizzino la sua terra, l’aria e le acque per nessun motivo. La mossa è arrivata dopo l’assassinio del comandante della Forza Quds dell’Irgc, il tenente generale Qassem Soleimani, il vice capo dell’Hashd al-Shaabi, Abu Mahdi al-Muhandis, e un certo numero di loro compagni in un attacco aereo statunitense a Baghdad. L’attacco è stato effettuato dai droni americani vicino all’aeroporto internazionale di Baghdad nelle prime ore del 3 gennaio scorso.

di Yahya Sorbello

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