Medio OrientePrimo Piano

Iran sospende alcuni impegni del Jcpoa

La Repubblica Islamica dell’Iran ha informato i cinque restanti Paesi firmatari dell’accordo nucleare del 2015 della sua decisione di sospendere l’attuazione di alcuni dei suoi impegni nell’ambito dell’accordo multinazionale, esattamente un anno dopo che gli Stati Uniti hanno abbandonato unilateralmente il documento internazionale.

IranGli ambasciatori dei Paesi che rimangono nell’accordo – Francia, Gran Bretagna, Germania, Russia e Cina – hanno ricevuto oggi una lettera scritta dal presidente Rouhani che ha elaborato la sospensione di alcuni degli impegni iraniani sotto l’accordo, ufficialmente chiamato Piano d’azione globale congiunto (Jcpoa). La lettera è stata consegnata dal vice ministro degli Esteri Abbas Araqchi agli ambasciatori dei cinque Paesi, che erano stati invitati al ministero degli Esteri. Il documento specifica i dettagli della decisione presa dal Consiglio supremo di sicurezza nazionale (Snsc) dell’Iran, che è presieduto dal presidente Rouhani.

In una dichiarazione, il Snsc ha affermato che l’ordine è mirato a “salvaguardare la sicurezza e gli interessi della nazione iraniana” in linea con i diritti nazionali di cui agli articoli 26 e 36 del Jcpoa. Il documento riporta che Teheran ha esercitato il massimo autocontrollo e pazienza dopo l’uscita di Washington dall’accordo lo scorso maggio, e ha concesso ai restanti firmatari “considerevole” tempo per loro richiesta di compensare il ritiro di Washington e garantire gli interessi dell’Iran.

Ciononostante, le altre parti non hanno adottato alcuna “misura pratica” per attenuare l’impatto delle sanzioni economiche che sono state re-imposte a Teheran dagli Stati Uniti in seguito al suo ritiro. La Repubblica Islamica dell’Iran ha quindi il diritto di ripristinare l’equilibrio tra i suoi diritti e obblighi ai sensi del Jcpoa, e non ha altra opzione che “ridurre i suoi impegni” nel quadro dell’accordo, si legge nella dichiarazione. Allo stato attuale, afferma il comunicato, l’Iran non si considererà più impegnata nei limiti stabiliti dall’accordo sulle sue scorte di riserve di uranio e acqua pesante arricchita.

La notizia ha scosso il “democratico e civile” Occidente che ha immediatamente risposto alla volontà di un Paese di mettere in atto la sua sovranità (quella vera, non certo quella circense sbandierata da certe nazioni europee). Infatti, diversi Paesi, tra cui la Francia, hanno minacciato di imporre ulteriori sanzioni contro l’Iran. Come insegna la storia, ribellarsi all’oppressore ha un prezzo molto alto, ma di queste prepotenze gli iraniani sono ben consapevoli e preparati.

Restiamo fedeli e solidali al fianco di tutti i popoli liberi contro ogni oppressione.

di Giovanni Sorbello

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