Forse fino a pochi mesi fa, molti analisti ed esperti in questioni europee hanno creduto che Angela Merkel fosse il leader dell’Unione europea e dell’Eurozona.
Non senza ragione, in molti sondaggi, la Merkel è stata nominata il più potente personaggio politico dell’Unione europea. Senza dubbio, Angela Merkel non avrebbe mai immaginato che si sarebbe dovuta ritirare definitivamente dal potere in Europa entro il 2021, come cancelliere incapace. La Merkel ha perso la sua forza. In altre parole, la data di accettazione del Cancelliere tedesco in Europa è giunta al termine.
Angela Merkel ha annunciato che lascerà il potere nel 2021, ma i sondaggi condotti in Germania l’hanno intensamente preoccupata. I risultati di questi sondaggi indicano che la popolarità totale dei due tradizionali partiti tedeschi, la Coalizione dei cristiani e dei socialdemocratici, è scesa al di sotto del 50%. Ciò suggerisce l’impopolarità del governo di coalizione tra i cittadini tedeschi. La Merkel deve ora governare il debole governo della coalizione fino al 2021.
Molti analisti di affari europei credono che il potere di Merkel sia effettivamente finito. Il cancelliere della Germania non è più il simbolo del potere nell’Europa unita, ha perso il potere di gestire le equazioni di potere nel suo Paese. In altre parole, la Merkel è diventata un “giocatore passivo” a Berlino, nell’Unione Europea e nell’Eurozona.
D’altra parte, il presidente francese Emmanuel Macron non è in grado di dirigere e gestire l’Unione europea e l’Eurozona. Le proteste pubbliche in Francia hanno reso Macron un politico impotente e un presidente debole.
Ad ogni modo, la storia politica del cancelliere tedesco come leader dell’Ue è giunta alla fine in un momento in cui il suo sostituto (in caso di una relativa e fragile vittoria nelle prossime elezioni generali del Paese), dovrebbe dedicare il suo potere ai tentativi di formazione di una coalizione o un governo minimo a Berlino.
di Giovanni Sorbello
