Iran poteva abbattere aereo Usa con 35 militari a bordo
Emergono particolari molto interessanti riguardo l’abbattimento del drone americano nello Stretto di Hormuz da parte dell’Iran. Il comandante della Forza Aerospaziale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran (Irgc), Amir Ali Hajizadeh, ha dichiarato ieri che il sistema di difesa aerea iraniano avrebbe potuto abbattere anche un aereo militare americano P-8, con 35 militari a bordo, che stava volando vicino al drone Rq-4C abbattuto due giorni fa.
Parlando nel corso di una cerimonia tenutasi venerdì per mostrare i relitti del drone americano abbattuto, il comandante della Brigata Aerospaziale dell’Irgc, Amir Ali Hajizadeh, ha dichiarato che “gli americani hanno ignorato i nostri avvertimenti oltre al fatto che al momento che il drone è stato intercettato, un aereo militare americano stealth da pattugliamento marittimo P-8 con 35 militari a bordo, stava volando accanto ad esso. Avremmo potuto abbattere anche a questo, ma abbiamo voluto evitare una inutile strage”.
Il generale ha anche affermato che “come hanno detto gli americani giorni fa, gli iraniani ci hanno sparato e hanno voluto abbatterci”, in realtà si trattava di un avvertimento che hanno nuovamente ignorato. Se avessimo voluto buttare giù il loro aereo, lo avremmo fatto.
Il comandante dell’Irgc Aerospace ha inoltre osservato che “l’Iran aveva inviato diversi avvertimenti alla Marina degli Stati Uniti, abbiamo sparato colpi di avvertimento, ma agli americani sembrano non interessare le normative internazionali. Pertanto, in tali circostanze, siamo stati costretti a fare fuoco. Abbiamo adempiuto al nostro dovere e lo faremo anche in futuro”, ha sottolineato Hajizadeh.
Il non aver voluto abbattere un aereo militare nemico con 35 militari a bordo evidenzia una macroscopica differenza tra il regime statunitense, che nella sua breve ma brutale storia non si è mai creato problemi nel massacrare intere popolazioni, e la Repubblica Islamica dell’Iran che non ha mai attacco un Paese straniero e soprattutto, non si è mai macchiata di crimini e spargimenti di sangue. Sarebbe bello se l’Occidente riuscisse a cogliere queste “crude” ma reali differenze.
di Giovanni Sorbello