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Gerusalemme capitale: Usa tagliano aiuti ai palestinesi

Gerusalemme – Gli Stati Uniti hanno posto fine a tutti gli aiuti finanziari per i palestinesi nella Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. I tagli agli aiuti umanitari stanno già colpendo centinaia di migliaia di persone più vulnerabili, soprattutto a Gaza, dove l’80% dipende dagli aiuti. Molti analisti affermano che questa decisione sia un ricatto da parte dell’amministrazione Trump, per costringere i palestinesi ad accettare un accordo di pace assolutamente favorevole al regime israeliano.

Usa-gerusalemmeLe relazioni tra l’amministrazione americana e l’Autorità palestinese si sono inasprite dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele. Da allora, i palestinesi hanno sospeso i contatti con la Casa Bianca sostenendo che gli Stati Uniti non possono più svolgere un ruolo di mediazione nel processo di pace in Medio Oriente.

In seguito alla decisione della Casa Bianca di tagliare i finanziamenti, il Programma alimentare mondiale (Pam) prevede di tagliare gli aiuti alimentari l’anno prossimo a circa 190mila poveri palestinesi a Gaza e nella Cisgiordania occupata. Dal 1° gennaio, l’agenzia delle Nazioni Unite sospenderà l’assistenza alimentare a 27mila persone in Cisgiordania. Inoltre, gli aiuti alimentari a 165mila persone nel territorio occupato da Israele e nella Striscia di Gaza sarebbero ridotti del 20% da 10 a 8 dollari a persona ogni mese.

Gli Stati Uniti hanno colpito il 40% del finanziamento totale del Pam. La maggior parte dell’aiuto fornito dall’agenzia avviene attraverso le carte elettroniche, che le persone usano per acquistare cibo in una rete di 185 negozi. Gli operatori umanitari temono che i tagli provocheranno una spirale al ribasso, poiché le persone comprano meno dalle imprese e, a loro volta, acquistano meno dai fornitori.

Gerusalemme capitale

La questione legata a Gerusalemme capitale continua a suscitare forti tensioni in tutto il Medio Oriente e non solo. Il vice segretario generale del movimento di Resistenza palestinese del Jihad Islamico, Khaled al-Batsh ha dichiarato che il movimento non permetterà al regime israeliano di annunciare Gerusalemme (al-Quds) come sua capitale.

di Giovanni Sorbello

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