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Continua l’avanzata dell’esercito siriano

di Giovanni Sorbello

Continua l’avanzata dell’esercito siriano contro i covi e le postazioni dei miliziani “ribelli” in tutto il Paese. Nelle ultime 24 ore Ad Adra, nella periferia della capitale Damasco, sono stati uccisi sette miliziani, riferisce l’agenzia di stampa Sana.

A Douma, le truppe governative hanno preso d’assalto i nascondigli dei “ribelli” e ucciso decine di loro. Altri combattimenti si sono verificati a Yelda e Daraya, anche in questo caso decine di terroristi sono stati uccisi.

Le unità dell’esercito siriano hanno effettuato operazioni simili contro i “ribelli” vicino Qastoun al-Sharqiyeh in Jsir al-Shoghour e vicino Maar Tamsarein, nei pressi della città nord-occidentale di Idlib, uccidendo 46 miliziani.

La Siria è vittima di attacchi terroristici dal 2011. Questa aggressione militare è sostenuta e finanziata da diversi Paesi occidentali e dai loro alleati regionali – Qatar, Israele, Arabia Saudita e Turchia -. Un recente studio del ministero della Difesa britannico ha dimostrato che circa centomila miliziani provenienti da tutto il mondo, divisi in centinaia di gruppi, stanno combattendo in Siria contro il legittimo governo siriano.

Secondo le Nazioni Unite, più di centomila persone sono state uccise e milioni sono stati costretti ad abbandonare le proprie case, a causa delle violenze e dei crimini attuati dai terroristi.

 

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