Italia e il sogno dell’uomo forte al comando
Italia – L’uomo forte al comando, colui che decide ed entra in azione omettendo leggi e prassi che regolano la vita della Repubblica. Questo è il sogno di otto milioni d’italiani convinti che la Repubblica e la democrazia liberale abbiano fallito nel loro compito. A questo punto la domanda nasce spontanea: si preferisce una dittatura? A quanto pare si, perché è quello che emerge dai dati del Censis che nel suo 53esimo report sulla situazione sociale del Paese ha ricevuto delle risposte abbastanza chiare ma anche preoccupanti.
Incapacità politica in Italia
In Italia la politica non riesce a dare risposte a bisogni e ai desiderata del popolo. La soluzione per un problema complesso è sempre facile: pulsioni antidemocratiche e la tentazione, anzi il desiderio mal celato, di consegnare il destino della nazione e delle popolazione nelle mani dell’uomo forte. A risaltare maggiormente sono le percentuali di una popolazione sfilacciata, rabbiosa e rancorosa dove appena il 19% parla di politica quando si incontra, mentre il 76% non ha fiducia nei partiti con punte dell’81% tra gli operai e dell’89% tra i disoccupati.
A completare il quadro vi è il 58% degli operai ed il 55% dei disoccupati che si dimostrano scontenti del funzionamento della democrazia in Italia. L’astensionismo è il partito maggiore; alle elezioni politiche del 2018 i non votanti erano il 29,4% degli aventi diritti, un partito che non trova voce, bandiere, un tetto sotto la quale porre le proprie istanze e che rimane silente o a casa.
Per il Censis siamo dinnanzi ad uno “smottamento” del consenso elettorale che coinvolge le fasce più deboli della scala sociale, aprendo strada a tensioni che si pensava essere preda di polvere e ragnatele, rinchiuse nella soffitta della storia come il desiderio dell’uomo forte che può risolvere tutto, che non deve preoccuparsi di rendere conto a nessuno. Verrebbe da chiedersi quanto potrebbe fare questo uomo forte in una nazione come l’Italia dove il sistema è marcio e dove non appena si tenta di muovere qualcosa dall’altra parte c’è qualcuno che rimette il tutto com’era. Adesso si è dinnanzi ad annunci afoni e sterili, inefficaci soprattutto da quella “sinistra” che ha smarrito il suo elettorato e la sua mission con un’inazione incapace di dare corso anche a soluzioni semplici cosa che la destra riesce a raccontare innegabilmente meglio.
La democrazia diretta
A farla da padrona non è solo il sogno mai sopito dell’uomo forte al comando, ma anche l’utopia della democrazia diretta presentata come la sostituzione ideale di quella parlamentare. Il 52% degli italiani si dichiara convinto che l’attuale forma debba essere sostituita con quella diretta e con le piattaforme digitali. Resta il fatto che la politica non dovrebbe far sedimentare tali sentimenti anche se, apparentemente, il danno appare fatto e porvi rimedio sembra molto difficile vista anche la pochezza della rappresentanza politica attuale.
di Sebastiano Lo Monaco