Israele e la possibile guerra su tre fronti
L’Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale (Inss) ha avvertito che Israele potrebbe affrontare contemporaneamente conflitti militari su tre fronti diversi – Siria, Libano e Gaza – secondo una valutazione annuale sulla sicurezza.
“I tre fronti principali sono: la Siria, il Libano e la Striscia di Gaza, e sono molto instabili. Nonostante la continua dissuasione reciproca tra le parti, esiste una potenziale escalation militare che potrebbe portare a un triplo conflitto. La valutazione è stata presentata la scorsa settimana al presidente israeliano, Reuven Rivlin.
Lo scenario per una guerra su tre fronti vedrebbe coinvolto l’esercito israeliano affrontare tutte le forze militari lungo il confine settentrionale: Iran, Hezbollah e Siria. La possibile “guerra sul confine settentrionale” è la minaccia più grave che Israele dovrà affrontare nel prossimo anno, secondo l’Inss.
I ricercatori dell’Inss credono che, per continuare a sventare gli sforzi dell’Iran di stabilire una presenza militare a lungo termine in Siria, così come i tentativi di Teheran di arricchire ulteriormente l’arsenale di armi di Hezbollah, Israele dovrebbe formulare una nuova linea d’azione.
“I progetti militari dell’Iran in Libano e in Iraq, così come le restrizioni della Russia sull’attività israeliana in Siria, richiederanno un aggiornamento del “modus operandi” di Israele o formuleranno un nuovo approccio che permetterebbe a Israele di eliminare efficacemente la minaccia evitando allo stesso tempo un confronto militare a tutto campo”, riporta la valutazione.
Possibile conflitto con Hamas
Un potenziale conflitto tra Israele e Hamas è molto alto. Le cause principali di un conflitto sarebbero tre: il deterioramento della situazione socio-economica nella Striscia di Gaza; le sanzioni imposte ad Hamas; e l’erosione della deterrenza di Israele, che è stata raggiunta nell’Operazione Protective Edge 2014.
Nel collegare i due fronti, l’Inss ha riferito: “A meno che Israele non stia pianificando un attacco preventivo contro le presunte fabbriche di missili di precisione di Hezbollah, l’esercito israeliano dovrebbe deviare tutti i suoi sforzi per ricostruire la deterrenza contro Hamas infliggendo colpi significativi all’ala militare del gruppo della Resistenza palestinese. Sebbene Gaza rappresenti una minaccia immediata, è meno grave rispetto al fronte settentrionale”.
Il potere di Hezbollah
Secondo gli analisti israeliani, il regime di Tel Aviv dovrebbe continuare a prevenire sistematicamente il trasferimento di armi sofisticate ad Hezbollah in Libano, purché le condizioni strategiche lo consentano. Inoltre, Israele dovrebbe prepararsi ad agire contro gli accurati sistemi di armi di Hezbollah in Libano. Dal momento che un tale attacco porterebbe ad un prolungato confronto militare con il movimento della Resistenza libanese, Israele dovrebbe preparare il fronte interno per una devastante guerra su larga scala nel nord”.
di Giovanni Sorbello