Muos: la resistenza contro la prepotenza
Ancora una volta la protesta contro il Muos di Niscemi le azioni forti partono dal basso, dal popolo esasperato.
Due donne e due uomini, attivisti pacificisti No Muos, stamattina sono entrati nella base NRTF di Niscemi e si sono arrampicati sulle antenne per protestare contro questo mega sistema di antenne che emettono dannosissime onde elettromagnetiche e che hanno fatto aumentare notevolmente a Niscemi il tasso di tumori, di leucemie, di malformazioni neonatali e di altre gravi malattie.
Come se non bastasse, all’interno della base NRTF, che è stata costruita nel 1991 dalla Marina militare statunitense all’interno della Riserva naturale “Sughereta”, dichiarata SIC (Sito d’Interesse Comunitario), sta per essere ultimato, un sistema di tre parabole del diametro di 18 metri e due torri radio alte quasi 150 metri.
Tale sistema è stato denominato Muos (Mobile User Objetive System) e guiderà, con le sue potenti onde elettromagnetiche, anche missili e aerei senza pilota (droni), pertanto è da considerarsi un impianto bellico, a tutti gli effetti, di “offesa e difesa”.
Il popolo di Niscemi e tutto il popolo siciliano è arrivato all’esasperazione a causa delle continue promesse non mantenute, infatti dopo che il Presidente Crocetta e l’Assessore al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, il 29 Marzo hanno provveduto alla revoca delle autorizzazioni, il giorno prima della manifestazione nazionale di protesta contro il Muos, i lavori continuano a ritmo sostenuto, giungendo tra poco al completamento dell’opera e nessuno è in grado di fare rispettare agli americani alcuna revoca delle autorizzazioni!!!
Oramai da cinque mesi il presidio permanente degli attivisti pacifisti No Muos attua una sospensione dei lavori dal basso, bloccando giornalmente tutti gli automezzi che tentano di entrare nella base americana e subendo dalla nostra Polizia di Stato aggressioni anche a colpi di manganello, strattonamenti e rimozioni forzate dei blocchi, durante i quali i poliziotti con violenza hanno preso di peso uomini e donne per portarli via.
Giorno 30 Marzo si è svolta la manifestazione nazionale contro il Muos, nella quale si è radunato non solo il popolo siciliano, ma il popolo italiano, unito contro un unico obiettivo: impedire che queste mega antenne vengano costruite sul suolo siciliano ed ovunque, che si revochi immediatamente l’installazione del Muos e si smantellino le 46 antenne NRTF.
Il problema è diventato di difficile soluzione a causa del passaggio di competenze venutosi a creare tra lo Stato centrale italiano e la Regione Sicilia, visto che l’art. 117 della Costituzione pone la competenza in materia di sicurezza nelle sole mani del governo centrale.
La Sicilia e il popolo siciliano, però, non sono più disposti ad aspettare o ad accettare ambiguità, perché c’è in gioco la salute di tutti noi siciliani e il grave degrado dell’ambiente.
C’è la possibilità, inoltre, di diventare un bersaglio sensibile, data la posizione strategica, per le politiche di guerra americane, della Sicilia nel Mediterraneo, poiché tale base militare avrà un ruolo di obiettivo strategico mondiale, mettendo in serio rischio l’incolumità di tutto il popolo siciliano.
I Siciliani non sono disposti a rinunciare alla sovranità sul proprio territorio, né a sacrificare la propria salute, la propria vita, la propria terra, non per il bene della nostra Nazione, ma solo ed esclusivamente per gli interessi politici e di difesa di un altro Paese.
di Angioletta Massimino