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Iran, minoranze religiose condannano attacchi israeliani 

In una potente dimostrazione di solidarietà nazionale, i leader e i rappresentanti delle minoranze religiose ed etniche dell‘Iran si sono riuniti lunedì presso un tempio del fuoco zoroastriano a Teheran per condannare i recenti attacchi israeliani e affermare il loro incrollabile sostegno alla leadership, all’indipendenza e all’integrità territoriale della Repubblica Islamica dell’Iran.

Nel corso dell’evento, organizzato in risposta ai recenti attacchi aerei israeliani sul suolo iraniano, i partecipanti delle comunità zoroastriane, armene cristiane, assire e di altre religioni hanno denunciato quelli che hanno definito atti di aggressione “barbari e disumani” contro la nazione iraniana e hanno chiesto che la comunità internazionale si assuma le proprie responsabilità.

Rivolgendosi ai presenti, Sharli Envieh, rappresentante degli assiri iraniani al Parlamento, ha duramente criticato le organizzazioni internazionali per il loro silenzio di fronte alle atrocità israeliane, in particolare quelle che colpiscono i civili.

“Se queste organizzazioni credono veramente nei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite, nello stato di diritto e nella sicurezza collettiva, devono agire immediatamente”, ha affermato Envieh. “La risposta dell’Iran a queste aggressioni è stata, e rimarrà, una legittima autodifesa nel rispetto del diritto internazionale”. Ha aggiunto che il popolo iraniano, comprese le sue minoranze religiose, rimane unito sotto la guida del Leader della Rivoluzione Islamica, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei e si impegna a preservare l’unità nazionale.

Iran la nostra patria

Arakel Kadehkian, parlando a nome dell’arcivescovo Sepuh Sargsyan, ha condannato fermamente le “atrocità israeliane” contro i civili iraniani. “L’Iran non è solo il nostro luogo di residenza, è la nostra sacra patria”, ha affermato. “Condanniamo gli attacchi sul suolo iraniano e dichiariamo il nostro pieno sostegno al popolo e alla leadership iraniani”. Citando il recente messaggio dell’arcivescovo durante un incontro presso la cattedrale di San Sarkis a Teheran, ha aggiunto: “La nazione iraniana ha superato il fuoco e la spada per mille anni. Con l’aiuto di Dio, uscirà vittoriosa anche da questa crisi”.

Un membro del Mobed zoroastriano ha espresso le sue condoglianze per le vittime e ha confermato che preghiere speciali si sono tenute nelle chiese di Teheran, Urmia e altre città. “Crediamo fermamente che la nostra amata nazione, l’Iran, prevarrà contro questa ingiusta aggressione. Continueremo a pregare per i nostri leader e le nostre forze armate, come insegnato dalle nostre sacre scritture”, ha affermato.

Anche altri religiosi presenti all’evento hanno sottolineato la loro identità comune di iraniani e la loro incrollabile dedizione alla sovranità dell’Iran. L’incontro si è concluso con un appello unanime alla coesione nazionale e alla condanna internazionale di quelle che sono state descritte come “chiare violazioni dei diritti umani e delle norme internazionali”.

di Redazione

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