AttualitàDifesaPrimo Piano

Stati Uniti, in Italia le nuove atomiche


Nella fregola bellicista che sta percorrendo i corridoi e le menti dei politicanti europei, Ursula Von der Leyen e Manuel Macron in primis, intervengono a gamba tesa gli Stati Uniti.

Stati Uniti padroni a casa nostra

Aviano e Ghedi sono le due basi principali degli Stati Uniti in Italia. La prima, Aviano, si trova in Friuli Venezia Giulia ed ospita l’“Aviano Air Base” utilizzata dall’USAF. Nella base ha sede il 31st Fighter Wing. La seconda, quella di Ghedi, si trova in provincia di Brescia, ed è un aeroporto militare classificato come “MOB” (Main Operating Base), ossia una base con personale permanente. Qui sono conservate, stando il programma della Nato, dalle 20 alle 40 bombe atomiche B61-3 e B61-7 di potenza variabile e massima di 340 chilotoni.

Da quasi dieci anni si parla delle nuove bombe atomiche B61-12 che, in questi giorni, sono state inviate in Unione Europea e quindi anche in Italia. A rivelarlo è una fonte interna, la massima in materia del nucleare, Hans Kristensen, studioso della Federation American Scientist che cura le statistiche sugli arsenali per la più prestigiosa e autorevole rivista “Bulletin of the Atomic Scientist”.

Non solo Italia

Sono cinque le nazioni citate dallo studioso: Italia, Germania, Olanda, Belgio, Turchia. In esse sono dispiegate un totale di cento ordigni nucleare. L’Italia ha il maggiore numero di armi nucleari e l’unica con due basi nucleari: Aviano e Ghedi.

Le nuove armi hanno una potenza che va da 0,3 chilotoni, quella sganciata su Hiroshima era di 15 chilotoni, sino a 50 chilotoni e dovrebbero essere più precise rispetto alle “vecchie” B61. La precisione è il fattore principale, perché più un’arma atomica è precisa più c’è il rischio che vengano utilizzate su un obiettivo specifico.

In questo modo si cancellerebbe il tabù del nucleare che da Hiroshima e Nagasaki ad oggi, ha fatto sì che questi ordigni di distruzione di massa non fossero più usati su un campo di battaglia.

“Nuclear Weapons Ban Monitor 2024”

Si tratta di un report appena presentato a New York alla conferenza sulla proibizione delle armi nucleari. Si tratterebbe di firmare e di mettere al bando l’atomica, semplice a dirsi più difficile a farsi. In questo documento si stima il numero delle bombe presenti ad Aviano, oscillante dalle 20 alle 30 unità, mentre a Ghedi si va dalle 10 alle 15. Questi eventi sono solo una conferma sul fatto che il servilismo italiano verso gli Usa, ha raggiunto livelli senza precedenti storici.

di Sebastiano Lo Monaco

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi