Yemen: la Resistenza sciita continua ad umiliare l’aggressore saudita
L’Esercito yemenita, sostenuto dai combattenti Houthi, sabato ha distrutto una seconda nave da guerra saudita nello Stretto di Bab el-Mandeb, dopo quella già affondata nelle stesse acque mercoledì scorso.
Viene così smentito coi fatti quanto sostenuto da Arabia Saudita e dai seguaci dell’ex presidente Hadi, che affermavano di aver assunto il pieno controllo degli stretti strategici che collegano il Golfo di Aden al Mar Rosso e da là al canale di Suez.
Le imbarcazioni sono state distrutte da missili mentre stavano attaccando aree residenziali della Provincia di Ta’izz. Nello stesso giorno, le forze yemenite hanno colpito le colonne d’invasione saudite concentrate nella zona di Ma’rib, uccidendo decine di militari e distruggendo diversi mezzi.
Ad una Resistenza che sta imponendo sul campo un altissimo prezzo di sangue agli aggressori, Riyadh continua a rispondere con raid aerei indiscriminati che stanno martoriando tutto il Paese, ed hanno sin’ora provocato circa 6.400 vittime e 14mila feriti, in gran parte civili.
Dinanzi a questi massacri, definiti da Amnesty International crimini di guerra, la comunità internazionale e i media continuano ad essere ciechi e sordi, come pure lo sono sulla drammatica emergenza umanitaria causata dai continui bombardamenti e dal blocco aeronavale imposto al Paese dall’Arabia Saudita e dai suoi alleati.