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Nasrallah: Hezbollah possiede missili di precisione

Sayyed Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, il “Partito di Dio” libanese, ha ammonito Israele circa i pericoli connessi alla volontà di Tel Aviv di ingaggiare una nuova guerra contro il Paese mediorientale, rivelando il possesso di missili di precisione, pronti per essere utilizzati in tal caso.

Hezbollah-NasrallahLa dichiarazione è stata rilasciata giovedì a Beirut, durante le celebrazioni per l’Ashura, l’anniversario del martirio dell’Imam Hussain, il terzo Imam sciita. “Se Israele dovesse condurre un nuovo conflitto contro il Libano, dovrà fare fronte ad un fato che mai potrebbe immaginare”, ha sentenziato Nasrallah, aggiungendo che “ogni tentativo profuso da Israele per prevenire il possesso di missili di precisione da parte di Hezbollah è destinato a fallire”.

Il leader della Resistenza libanese ha commentato anche la crescente forza dell’Asse della Resistenza, sottolineandone la decisiva influenza nella regione e il come gli israeliani “avessero riposto le loro speranze nel corso degli sviluppi in Siria e Iraq, ma adesso sanno che l’Asse della Resistenza è tornato più forte che mai, e nuovi Paesi si sono uniti ad esso”. Tel Aviv è consapevole delle sue debolezze, della potenza di Hezbollah e delle disastrose conseguenze che una guerra potrebbe sortire: “Israele è a conoscenza del fatto che la tecnologia può rivelarsi decisiva nell’ambito di una guerra”.

Sostegno di Hezbollah alla Repubblica Islamica dell’Iran

Il Segretario Generale di Hezbollah ha espresso il sostegno del movimento alla Repubblica Islamica dell’Iran, definendolo un “dovere”, a fronte della nuova ondata di sanzioni statunitensi contro la potenza sciita. L’Iran è stato ed è tuttora punito dagli Usa in quanto baluardo a difesa delle Nazioni oppresse della regione, con particolare riguardo verso Siria, Palestina e Iraq. Nasrallah ha rinnovato l’appoggio alla causa palestinese e, con esso, le obiezioni circa il cosiddetto “deal of the century” (accordo del secolo), promosso dall’amministrazione Trump per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese. Vivo l’interessamento nei confronti dello Yemen, dal 2015, posto sotto attacco dall’Arabia Saudita e da una coalizione di suoi alleati.

Il Segretario Generale ha concluso il suo intervento rinnovando il sostegno verso gli studiosi e i giovani della pacifica popolazione del Bahrain, incarcerati e repressi dal brutale regime Al-Khalifa.

di Vanni Rosini

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