La chiusura dell’aeroporto internazionale di Sana’a in Yemen a causa delle restrizioni del regime saudita ha portato alla morte di oltre 95mila pazienti che avevano urgente bisogno di cure mediche all’estero. Lo ha reso noto Raed Taleb, sottosegretario dell’Autorità generale per l’aviazione civile e la meteorologia (Cama), nel corso di una conferenza stampa tenuta dal ministero dei Trasporti e dalla Cama all’aeroporto.
La coalizione guidata dagli Stati Uniti e dai sauditi ha imposto restrizioni allo spazio aereo dello Yemen, con la conseguente chiusura dell’aeroporto principale ai voli commerciali. Secondo Taleb, questa restrizione ha colpito oltre 480mila pazienti che hanno urgente bisogno di viaggiare per cure all’estero, con più di 30 di loro che muoiono al giorno.
Più di un milione di pazienti sono a rischio di morte a causa della mancanza di molti medicinali per malattie croniche, che sono stati trasportati attraverso l’aeroporto internazionale di Sana’a.
Il direttore dell’aeroporto internazionale di Sana’a, Khaled Al-Shayef, ha anche spiegato che la continua chiusura dell’aeroporto di Sana’a ai voli civili nel corso degli anni ha esacerbato la situazione umanitaria nel Paese, ritenuta dall’Onu la peggiore al mondo.
“Ci sono richieste internazionali per aprire l’aeroporto di Sana’a a seguito delle catastrofiche ripercussioni umanitarie della sua continua chiusura, e i Paesi della coalizione stanno ancora insistendo per collegare questo ad altri file, compresi quelli militari e politici”, ha dichiarato Al-Shayef.
Yemen, un Paese in ostaggio
La chiusura sta causando anche perdite economiche stimate nell’ordine di miliardi. Per migliaia di yemeniti malati che hanno bisogno di cure mediche urgenti all’estero, questi ultimi cinque anni sono stati una condanna a morte. Per cinque anni gli yemeniti sono stati privati del diritto di viaggiare all’estero per cercare cure mediche, condurre affari, lavorare, studiare o visitare la famiglia. Migliaia di yemeniti che vivono all’estero sono bloccati fuori dal Paese o hanno difficoltà a tornare a casa.
di Redazione
