Yahya Ayyash, l’Ingegnere incubo di Israele
Yahya Ayyash era un importante leader delle Brigate di Ezzedeen Al-Qassam, l’ala militare del movimento di Resistenza palestinese di Hamas. Era nato il 6 marzo 1966 a Rafat vicino a Nablus. Si era sposato nel 1992 e aveva due figli.
Yahya Ayyash ha completato la scuola secondaria a Rafat con un eccellente voto che gli permise di studiare ingegneria all’università di Beir Zeit. Laureato in ingegneria elettrotecnica nel 1988, entrò a far parte delle Brigate Ezzedeen Al-Qassam all’inizio del 1992. Si è specializzato nella produzione di esplosivi con materie prime disponibili nei territori palestinesi. Successivamente sviluppò gli attacchi suicidi in seguito al massacro della moschea di Al-Ibrahimi ad Hebron nel febbraio 1994. Yahya era considerato responsabile degli attentati più eclatanti, cosa che lo rese bersaglio numero uno dei sionisti e questo gli è valso anche il soprannome di “The Engineer”, oltre che l’adulazione di migliaia di persone.
L’assassinio di Yahya Ayyash
Le forze di occupazione israeliane tentarono più volte di catturare Yahya Ayyash, ma senza mai riuscirvi. Tuttavia, il servizio segreto interno israeliano Shin Bet, il 5 gennaio 1996 a Beit Lahia nella Striscia di Gaza, fu in grado di “compromettere” uno dei membri di Hamas. Il telefono cellulare di Ayyash aveva smesso di funzionare e gli venne regalato un altro dallo zio di un amico. Il telefono, carico di esplosivo, esplose mentre Yahya parlava facendogli saltare buona parte della sua testa. Dei complici non si ebbero più notizie.
Israele non ha mai confermato o negato il suo ruolo nell’assassinio di Ayyash, ma i palestinesi hanno dato sempre per scontato il totale coinvolgimento di Israele nell’uccisione di Ayyash. Al suo funerale parteciparono più di centomila persone.
di Redazione