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Ventinove vittime da incendio a Gaza dall’inizio dell’assedio israeliano

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di Redazione

Dopo l’ultimo incidente a Gaza di due giorni fa con la morte di tre bambini a causa di una candela che avrebbe dovuto sopperire alla mancanza di luce elettrica in casa, giungono altri dati del dramma dell’assedio israeliano. I dati sono forniti dal Centro per i Diritti Umani Al-Mezan.

Ventinove palestinesi di Gaza hanno perso la vita in seguito a roghi o per asfissia da incendio come conseguenza del taglio di corrente elettrica. Ventiquattro i bambini tra le vittime e il dato interessa il periodo dell’assedio israeliano su Gaza dal 2010 ad oggi.

In alcune aree della Striscia di Gaza la corrente elettrica viene erogata 4 ore al giorno per essere tagliata 12 ore consecutive. Le vittime sono palestinesi che non hanno alternativa nello stato d’assedio e la casistica si aggrava per l’esistenza dell’estesa fascia di povertà tra la popolazione. Basti pensare che, per far fronte al debito con la Compagnia elettrica, il governo deduce le spese di bolletta dalle busta paga dei suoi dipendenti. Ma il fabbisogno della Striscia di Gaza è tale da rendere incapace il governo nel ripagare il dovuto.

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