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Nasrallah: “L’accordo sul nucleare iraniano è un beneficio per tutta la regione”

di Giovanni Sorbello

In un’intervista rilasciata ieri sera al canale libanese OTV, il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha dichiarato che: “L’accordo nucleare iraniano ha avuto conseguenze molto importanti per tutta la regione, dal Golfo Persico al Medio Oriente, perché certe forze regionali e internazionali stavano spingendo per una guerra contro l’Iran, portando a conseguenze molto pericolose per tutto il Medio Oriente”.

“L’accordo raggiunto dal dialogo dell’Iran con le potenze mondiali P5+1 ha consolidato la natura multipolare dell’ordine mondiale attuale e da ora in poi, nessuna singola nazione può prendere decisioni contro un altro Paese”, ha riferito Nasrallah, aggiungendo che Israele non può più permettersi di minacciare una guerra contro l’Iran.

L’accordo con l’Iran è giunto grazie anche ai fallimenti militari incassati dagli Stati Uniti nelle guerre intraprese in tutto il Medio Oriente. “Giorni fa, il capo di stato maggiore degli Stati Uniti ha dichiarato che le capacità dell’esercito degli Stati Uniti sono ai minimi storici, questo significa che gli americani si trovano ad affrontare una situazione nuova e non vogliono affrontare una nuova guerra”, ha riferito il segretario generale.

Alla domanda circa le recenti prese di posizione dell’Arabia Saudita verso la crisi in Egitto, il capo di Hezbollah ha dichiarato: “La guerra di Arabia Saudita e Fratelli Musulmani è una guerra politica perché vogliono essere i leader del mondo musulmano e non accettano eventuali partner”.

Credo che ci sia un problema reale con l’Arabia Saudita – continua il leader della resistenza – perché tutti i tentativi di aprire la porta al dialogo sono falliti. Nasrallah ha aggiunto che nonostante tutte le ostilità dimostrate dall’Arabia Saudita nei confronti dell’Iran, la Repubblica islamica è sempre aperta al dialogo e alla risoluzione dei problemi.

Per quanto riguarda il conflitto in Siria, Nasrallah afferma che fin all’inizio delle ostilità la posizione di Hezbollah è stata sempre a sostegno di una soluzione politica e contro l’opzione militare. Purtroppo gli eventi e l’impegno sempre più deciso di diversi Paesi stranieri ci ha costretti ad intervenire militarmente, soprattutto per difendere la popolazione libanese che vive lungo il confine siriano.

Purtroppo lo Stato libanese non è riuscito a garantire la sicurezza per la sua gente e i suoi confini, da dove sono transitati liberamente migliaia di terroristi con le loro armi. Se non fossimo intervenuti nelle zone di confine – prosegue Nasrallah – i villaggi in questione sarebbero divenuti roccaforti dei terroristi, le nostre città sarebbero state bersagliate da centinaia di razzi e invece di tre autobombe ne sarebbero esplose centinaia.

In Libano ci sono state molte ripercussioni del conflitto siriano – afferma Nasrallah – anche a causa del ruolo decisivo che hanno ricoperto diversi politici libanesi, su tutti la famiglia Hariri con il loro movimento “Futuro” che ha sostenuto e finanziato l’invio di armi e mercenari in Siria.

La situazione oggi in Siria è mutata radicalmente, l’esercito siriano ha ottenuto tantissimi successi e sta completando la bonifica dell’intero territorio siriano dalle bande criminali. Restiamo sempre dell’idea – conclude Nasrallah –  che dovrà esserci una soluzione politica fatta dagli stessi siriani.

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