Ue avverte la Cina sulle “conseguenze” su Hong Kong
L’Ue ha avvertito la Cina che avrebbe affrontato “conseguenze molto negative” se dovesse proseguire con una nuova legge sulla sicurezza per Hong Kong. Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il capo del Consiglio europeo, Charles Michel, hanno riferito ai principali leader cinesi della loro “grave preoccupazione” per la nuova legge. In risposta alle osservazioni dell’Ue, il ministero degli Esteri cinese ha affermato che le questioni relative a Hong Kong sono un “affare interno“.
“Siamo contrari a qualsiasi interferenza straniera in questa materia”, ha dichiarato il portavoce del ministero Wang Lutong ai giornalisti durante un briefing, affermando che i leader cinesi avevano già espresso la nostra posizione.
Von der Leyen ha affermato di aver chiarito ai cinesi che l’Ue ritiene che l’imposizione della legge sulla sicurezza nazionale violi gli impegni internazionali di Pechino. In base all’accordo “One Country, Two Systems” stipulato prima che la Gran Bretagna restituisse il territorio alla Cina nel 1997, Pechino accettò di lasciare ad Hong Kong alcune libertà fino al 2047. Dopo un anno di manifestazioni spesso violenti, Pechino afferma che la nuova legge è necessaria per porre fine ai disordini e ripristinare la stabilità.
La Cina e l’Ue dichiarano entrambe di voler rafforzare i legami, ma le relazioni si intrecciano in disaccordi che vanno dalle regole commerciali e di investimento ai diritti umani e alla sicurezza nazionale.
Negli ultimi mesi l’Ue ha cercato di percorrere un percorso delicato con la Cina, definendola “rivale sistemica” e concorrente ma anche come partner su alcune questioni, ma le dichiarazioni di lunedì erano più acute e più critiche nei toni.
La Cina afferma che la legge sulla sicurezza nazionale prenderà di mira solo un piccolo gruppo di facinorosi che rivendicano il separatismo, la sovversione, il terrorismo e le interferenze straniere a Hong Kong.
di Redazione