Turchia: fa paura l’avanzata dei combattenti curdi, l’esercito pronto a intervenire in Siria
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sta valutando un intervento militare nel nord della Siria per cercare di fermare l’avanzata delle forze militari curde, impegnate a combattere i terroristi dell’Isil.
Sia i media pro che anti-governativi hanno riferito che il presidente e il primo ministro Ahmet Davutoglu hanno deciso di inviare l’esercito turco in Siria, nonostante le preoccupazioni tra i suoi stessi generali e le possibili critiche da parte di Washington e degli altri alleati della Nato.
Nel corso di un discorso avvenuto venerdì scorso, Erdogan ha promesso che la Turchia non avrebbe mai permesso ai curdi siriani di crearsi un proprio Stato lunghi i confini turchi.
Sia il quotidiano Yeni Safak che il giornale Sozcu, che è tra i più feroci critici di Erdogan, hanno confermato la notizia che l’esercito turco aveva ricevuto l’ordine di inviare soldati oltre il confine.
Diversi altri mezzi di comunicazione, tra cui il quotidiano Hürriyet, hanno pubblicato notizie simili citando fonti anonime di Ankara. Non c’è stata invece alcuna conferma ufficiale o smentita da parte del governo.
Sarebbero circa 18mila le forze di terra, con supportate dall’aviazione e dall’artiglieria, pronte ad attraversare il confine con la Siria nei pressi della città curda siriana di Kobanê. Questa striscia di terra è attualmente un campo di battaglia tra i combattenti curdi e l’Isil.
Secondo quanto pubblicato dal quotidiano Hürriyet, il governo avrebbe preso la decisione di allertare le forze armate a seguito della conquista della città di Tel Abyad da parte delle forze curde siriane.