Andrej Karlov, ambasciatore russo in Turchia, è stato ucciso questo pomeriggio ad Ankara, mentre visitava una mostra d’arte dedicata ai rapporti fra i due Paesi.
L’attentatore, identificato come Mert Altintas di 22 anni, è stato ucciso poco dopo dalla polizia; secondo le prime informazioni, l’uomo si sarebbe diplomato nel 2014 all’accademia di polizia Rustu Unsal di Smirne. Testimoni sostengono che, al momento di sparare, avrebbe fatto riferimento ad Aleppo per motivare il suo gesto.
L’assassinio dell’Ambasciatore russo avviene in un momento cruciale per la Regione, quando, dopo la caduta di Aleppo, si sono aperti i giochi per il definitivo riassetto dell’area, col vertice previsto a Mosca per il 27 dicembre fra Russia, Turchia ed Iran, in preparazione della Conferenza internazionale sulla Siria che si prepara ad Astana.
È ancora presto per tracciare qualsiasi analisi, ma è un fatto che gli Stati sconfitti nel tentativo di destabilizzare la Siria ed ora tagliati fuori dalla sconfitta di Aleppo, hanno tutto da guadagnare dal tentativo di alzare la tensione fra Russia ed Iran da un canto e la Turchia dall’altro.
di Redazione
