Circa il 70% dei nomadi residenti nella provincia di Teheran utilizza pannelli solari per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, ha affermato Hatef Momayezi, direttore degli affari nomadi nella provincia di Teheran. I pannelli solari sono stati forniti a 2.200 famiglie nomadi.
Entro la fine del sesto piano di sviluppo quinquennale (2021), tutte le famiglie nomadi a Teheran saranno dotate di generatori di energia solare ed energia pulita. Secondo il Centro di statistica dell’Iran, 14.315 nomadi vivono nella metropoli di Teheran.
I pannelli solari generano energia sufficiente per aiutare le famiglie a soddisfare le loro esigenze, come caricare luci di emergenza e telefoni cellulari e utilizzare la TV nei deserti e nelle pianure. I nomadi generalmente sono in viaggio alla ricerca di pascoli e acqua per il bestiame, allestiscono tende e allevano il bestiame.
La tecnologia ha creato le condizioni per aiutare i nomadi e le comunità tribali con strutture per svolgere i loro compiti quotidiani, spesso difficili, senza interferire con il loro modo di vivere.
Tuttavia, la rapida espansione delle aree urbane ha avuto un impatto negativo sulle popolazioni nomadi che per lo più si trovano a cavallo delle regioni nelle province di South Khorasan, Fars, Chaharmahal-Bakhtiari e Kohgilouyeh-Boyerahmad.
Sulla base dei dati dell’Organizzazione iraniana per l’energia rinnovabile e l’efficienza energetica (Satba), finora sono state installate oltre 5mila stazioni sul tetto per le famiglie in tutto il Paese e il governo prevede di costruirne e distribuirne ancora di più in futuro.
Secondo Mojtaba Loni, direttore generale dell’ufficio di regolamentazione della Satba, più del 90% di queste centrali elettriche di piccola scala sono state installate in aree svantaggiate.
Le centrali sono installate per promuovere l’uso di fonti energetiche rinnovabili nel Paese. A questo proposito, il governo garantisce anche l’acquisto dell’elettricità in eccesso da queste unità.
di Redazione
