Tamim Daoud, il suo piccolo cuore non ha retto alla brutalità israeliana
Gaza – Tutto è iniziato quando Tamim Daoud, di quattro anni, è andato a letto lunedì sera, aspettando con impazienza il suo quinto compleanno il mese prossimo. È stato svegliato insieme alla sua famiglia alle 2 del mattino ora locale dal suono degli attacchi israeliani.
“Mio figlio Tamim stava dormendo quando un attacco aereo israeliano ha preso di mira un edificio residenziale vicino a casa nostra. Si è svegliato spaventato e terrorizzato”, ha dichiarato il padre del ragazzo.
Il rumore dei bombardamenti era assordante. Le finestre sono andate in frantumi e il quartiere è stato fatto a pezzi. Tamim scoppia a piangere mentre la madre cerca di calmarlo per farlo riaddormentare. Improvvisamente, al bambino inizia a mancare il fiato, ansima disperatamente per prendere aria.
Alla fine, Tamim torna a dormire. Ma circa cinque ore dopo, ricomincia ad ansimare e gli viene un altro attacco di panico. “L’ho portato di corsa all’ospedale. Ma il suo cuore ha smesso di battere durante il tragitto”, afferma il padre.
In ospedale, Tamim Daoud ha ricevuto cure mediche, ma il suo battito cardiaco era molto debole. “Mio figlio è stato ricoverato in terapia intensiva. I medici mi hanno detto che è morto all’alba. Il cuore del mio figlioletto non poteva sopportare l’orrore del bombardamento”, ha dichiarato il padre.
“Tamim non meritava quello che ha passato. Quando ti ho visto dormire, così sereno e libero dal dolore, non potevo augurarti di tornare a soffrire di nuovo”, afferma il padre.
di Redazione
