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Elezioni Libano: il trionfo di Hezbollah

Beirut – Sulla base dei primi risultati preliminari delle elezioni parlamentari libanesi, si prevede un trionfo da parte dell’Asse della Resistenza. I candidati di Hezbollah e Amal hanno conquistato tutti i seggi nei due distretti del sud del Libano.

HezbollahLa macchina elettorale delle liste di Hezbollah e Amal, ufficialmente nominate liste di “Speranza e Lealtà“, ha annunciato una vittoria radicale nel Distretto 2 e 3 del Sud del Libano, secondo le statistiche preliminari. Le liste “Speranza e Lealtà” hanno ottenuto tutti e 18 i seggi nei due distretti. Il movimento di Resistenza di Hezbollah e i suoi alleati politici sembrano destinati a conquistare più della metà dei seggi. Infatti, la coalizione guidata da Hezbollah ha conquistato almeno 67 dei 128 seggi disponibili nel Parlamento libanese.

All’annuncio di questi risultati, le celebrazioni sono iniziate nelle città del sud tra i sostenitori di Hezbollah e del movimento Amal. Il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, interverrà questo pomeriggio alle 17:00 su Al-Manar Tv, per affrontare i risultati delle elezioni parlamentari generali che si sono svolte domenica.

Le elezioni si sono svolte con una nuova legge elettorale approvata nel giugno 2017 dopo anni di dispute. Il nuovo sistema ha ridotto il numero dei distretti elettorali da 26 a 15, ed ha sostituito l’attuale sistema di pluralità con un sistema di rappresentanza proporzionale, aumentando la diversità settaria dei legislatori all’interno di ciascun distretto.

Il ministro degli Interni ha dichiarato che i risultati ufficiali saranno presentati questa mattina. L’affluenza è stata del 49,2 percento, in calo rispetto al 54 percento delle ultime elezioni legislative tenutesi nove anni fa. Il Libano avrebbe dovuto tenere elezioni parlamentari nel 2013, ma i parlamentari hanno invece votato per estendere il loro mandato perché i leader non volevano concordare una nuova legge sulle elezioni parlamentari.

In base a un accordo di condivisione del potere che pose fine alla guerra civile del 1975-1990 in Libano, il primo ministro deve essere un musulmano sunnita, il presidente un maronita e il presidente del Parlamento un musulmano sciita. Un’alleanza anti-Hezbollah guidata da Hariri e sostenuta dall’Arabia Saudita ha ottenuto la maggioranza nel parlamento libanese nel 2009, ma da allora si è disintegrata.

Le prime reazioni da parte di Israele

“Dopo l’esito delle elezioni libanesi, il Libano è diventato uguale ad Hezbollah, e in futuro non faremo distinzioni tra loro in nessuna azione proveniente dalle terre controllate dal partito. Israele non farà distinzione tra il Libano come stato sovrano ed Hezbollah, e il Libano sarà ritenuto responsabile di ogni azione proveniente dal suo territorio”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione del governo israeliano e membro del consiglio di sicurezza, Naftali Bennett.

Seguiranno aggiornamenti…

di Giovanni Sorbello

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