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Nasrallah: Israele non in grado di fare guerra al Libano

Beirut – Il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha tenuto ieri pomeriggio un discorso durante la cerimonia del partito che celebra l’undicesimo anniversario della Vittoria Divina del 2006. La manifestazione, a cui hanno partecipato migliaia di libanesi e le più alte autorità del Paese, si è svolta nel villaggio meridionale di Khiam, famoso per essere stato la sede del carcere israeliano durante l’occupazione sionista.

Il 12 luglio 2006 il nemico sionista ha lanciato una guerra su vasta scala contro il Libano, utilizzando come pretesto una limitata operazione effettuata lo stesso giorno da Hezbollah che ha portato alla cattura di due soldati israeliani da utilizzare per un scambio di prigionieri libanesi e arabi dalle carceri israeliane.

Per 33 giorni Hezbollah ha affrontato con fermezza la brutale aggressione sionista che ha saputo solo uccidere centinaia di civili e distruggere le infrastrutture in Libano. L’esercito israeliano non è riuscito a occupare una sola città libanese e non è riuscito a colpire la struttura militare della Resistenza islamica, come aveva promesso con arroganza all’inizio della guerra. Hezbollah ha ucciso un gran numero di soldati israeliani, distrutto decine di loro veicoli, compresi i famigerati carri armati Merkava.

La devastante sconfitta incassata dall’esercito sionista costrinse Israele a fermare la guerra il 14 Agosto. Diversi leader politici e militari sionisti si sono dimessi o sono stati licenziati dopo la fine della guerra, considerata una grande e storica sconfitta per l’entità sionista.

Il discorso di Sayyed Nasrallah ha affrontato gli ultimi sviluppi in Libano e nella regione, in particolare quello che riguarda il conflitto con il nemico sionista. Il leader della Resistenza ha affermato che Israele non è in grado di lanciare una nuova guerra contro il Libano, perché sa che Hezbollah è molto più potente del 2006 e qualsiasi guerra avrebbe un costo elevato per Tel Aviv. Hezbollah è pronto a contrastare qualsiasi ulteriore atto di aggressione, avvertendo che in caso di nuova aggressione israeliana, Israele dovrà affrontare una risposta cento volte più forte rispetto quella ricevuta nel 2006.

Nasrallah ha affermato che, a causa della sua incapacità di fare nuova guerra al Libano, Israele vuole punire collettivamente l’intera nazione libanese, facendo una forte pressione sul presidente americano Donald Trump. Per quanto riguarda la situazione sul confine libanese-siriano, Sayyed Nasrallah ha dichiarato: “Nel prossimo futuro, i terroristi rimanenti dovrebbero essere inviati in Siria e l’esercito libanese prenderà il controllo delle aree”. Sulla situazione in Yemen, Nasrallah ha dichiarato: “In Yemen c’è una devastante crisi umanitaria a causa dell’aggressione saudita. Bisogna fermare l’assedio e porre fine all’aggressione”.

di Giovanni Sorbello

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