Medio Oriente

Ain al-Hilweh, dopo gli scontri restano le macerie

Sono tredici le persone rimaste uccise e più di 60 sono rimaste ferite nel campo profughi palestinese di Ain al-Hilweh nella città di Sidone, nel sud del Libano, a causa degli scontri armati durati quattro giorni. Le violenze hanno costretto migliaia di persone a fuggire dalle loro case. Gli scontri hanno avuto inizio quando nel quartiere di Al-Basateen all’interno del campo di Ain Al-Hilweh, il leader del movimento Fatah, Abu Ashraf Al-Armoushi, è stato ucciso durante un’imboscata armata.

Da giovedì, il campo di Ain al-Hilweh sta assistendo a uno stato di relativa calma, con i timori per il riaccendersi dei combattimenti, soprattutto nei quartieri di al-Tara’a e al-Taameer.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) ha parlato di migliaia di rifugiati palestinesi che sono stati sfollati dalle loro case a causa degli scontri scoppiati dal 30 luglio fino all’alba del 3 agosto.

Questi sfollati sono stati distribuiti nelle moschee della città di Sidone, o presso i parenti fuori dal campo, o nelle case aperte dai loro proprietari per accoglierli. Nel vicino campo di Mieh Mieh, le case dei residenti del campo ospitano circa 130 famiglie del campo di Ain al-Hilweh. D’altra parte, l’Unrwa ha affermato che sta ospitando più di 600 rifugiati palestinesi in due delle sue scuole nel campo profughi di Mieh Mieh e nella città di Sidone.

La calma all’interno del campo ha permesso alle persone di entrare per ispezionare le proprie proprietà e abitazioni, e sono stati rilevati gravi danni, soprattutto nei quartieri e nelle zone teatro degli scontri.

Ain al-Hilweh, le sofferenze dei civili

Il popolo attende l’attuazione della seconda fase dell’accordo tra le forze palestinesi e l’Autorità palestinese per l’azione congiunta. Si aspetta la garanzia di un ambiente sicuro con il completo ritiro degli uomini armati per garantire il loro ritorno al campo, l’ingresso delle agenzie di soccorso e umanitarie e la ripresa delle attività dell’Unrwa per fornire soccorso alle famiglie colpite.

Sul campo, il Comitato di azione congiunta palestinese ha annunciato, dopo un incontro nella città di Sidone, di aver deciso di formare comitati di personalità indipendenti per monitorare la stabilizzazione del cessate il fuoco nel campo di Ain al-Hilweh.

Secondo fonti palestinesi, i comitati saranno composti da membri delle associazioni civili del campo e da rappresentanti dei comitati di quartiere e dei comitati civili, per identificare le violazioni, monitorare il cessate il fuoco e attuare gli accordi avvenuti nei giorni scorsi. Il Comitato di azione congiunta palestinese ha annunciato che manterrà aperti i suoi incontri, per seguire e monitorare la situazione nel campo.

di Redazione

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