Suleiman lascia Palazzo Baabda, vuoto presidenziale in Libano
Scade alla mezzanotte di oggi il mandato del presidente libanese Michel Suleiman, senza essere stato in grado di consegnare la presidenza al suo successore a causa dell’incapacità della Camera dei Rappresentanti di eleggere un presidente, rispettando la scadenza costituzionale.
Tutto ciò è causato dalla profonda divisione tra i due blocchi politici principali – 8 Marzo e 14 marzo – e dalle forte pressioni provenienti da diversi Paesi esteri, tra cui Arabia Saudita e Stati Uniti (sostenitori della coalizione filo-occidentale del 14 Marzo).
Sarà l’attuale governo guidato da Tammam Salam a ricoprire momentaneamente la carica presidenziale, in attesa che venga eletto un nuovo presidente. La Camera dei deputati è stata invitata ad eleggere un presidente per ben cinque volte nei due mesi precedenti la fine del mandato costituzionale, senza riuscire mai a raggiungere la maggioranza dei due terzi necessaria a far vincere uno dei candidati.
Le elezioni presidenziali in Libano stanno assumendo una valenza strategica senza precedenti nell’intera regione. Chi vince potrebbe segnare profondamente il futuro del Paese dei cedri ed avere una forte influenza anche sulle problematiche dei Paesi vicini, crisi siriana in testa.