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Spagna. Migranti disperati assaltano Melilla

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di Pietro Spitaleri

Il dramma migranti nel Mediterraneo non riguarda solo l’Italia ma anche la vicina Spagna. Circa 400 immigrati hanno fatto irruzione nel piccolo territorio spagnolo di Melilla. Più di mille gli immigrati sub-sahariani all’alba di oggi hanno tentato di raggiungere l’Europa attraverso il confine spagnolo. Solo 400 di loro sono riusciti a violare l’alta recinzione che segna il confine. La Guardia Civil era schierata in gran numero, ma ha potuto fare ben poco per fermare questa massa di uomini disperati e pronti a tutto.

Melilla si trova sulla costa settentrionale del Marocco ed è racchiusa da un muro di confine lungo 11 chilometri. Tuttavia, i migranti sono riusciti più volte a violare la recinzione.
Il 18 marzo, circa mille migranti hanno dato l’assalto alla recinzione e circa 500 sono riusciti ad attraversare il confine. Sulla base dei trattati stilati con i Paesi d’origine degli immigrati, alcuni sono stati rimpatriati e gli altri hanno ottenuto l’autorizzazione per rimanere in Spagna.

Il centro di accoglienza di Melilla è stato costruito per ospitare 480 immigrati, ma ora ne ospita più di duemila, facendo registrare condizioni drammatiche di vivibilità. Il numero di africani che cercano di attraversare il territorio spagnolo è lievitato negli ultimi mesi. Il governo di Madrid, considerando anche il numero sempre più crescente di immigrati che cercano di entrare in territorio spagnolo, ha chiesto maggiori aiuti da parte dell’Unione europea per far fronte a questa grave emergenza.

Il 6 febbraio scorso, circa 15 migranti sono annegati nelle acque marocchine durante il tentativo di raggiungere a nuoto la sponda spagnolo. Gruppi per i diritti umani hanno accusato le forze di sicurezza spagnole di sparare proiettili di gomma contro i migranti in acqua. Il governo ha ammesso di aver utilizzato proiettili di gomma, ma ha negato che la Guardia Civil abbia preso di mira direttamente i migranti.

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