Soleimani: “Con la religione abbiamo combattuto la loro guerra religiosa”
Il generale iraniano Qassem Soleimani, comandante delle Forze al-Quds dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, ha affermato giorni fa che la Repubblica islamica non ha interessi materialistici nel sostenere l’Iraq, la Siria e la causa palestinese.
“Quando siamo entrati in Iraq, dietro richiesta del governo di Baghdad, non abbiamo fatto differenza tra i nostri interessi e quelli dell’Iraq, e non siamo stati noi a prendere il controllo di pozzi di petrolio o di sequestro di città come Mosul o Kirkuk. Non abbiamo fatto né le richieste monetarie né di altro genere”, ha dichiarato domenica scorsa il generale Soleimani.
Il generale ha aggiunto che l’Iran non ha sostenuto il popolo palestinese a causa degli “interessi legati alla comunità sciita”, infatti, quasi tutti i palestinesi sono sunniti, eppure “li difendiamo”. Il comandante senior ha anche riferito che nonostante le notevoli capacità del gruppo terroristico dell’Isis e la creazione di altre realtà come Jaish al-Islam in Siria, l’Iran è stato in grado di portare stabilità in Siria.
Riferendosi ai terroristi dell’Isis, il comandante iraniano ha dichiarato: “Sono realtà che inviano ogni giorno terroristi suicidi sul campo di battaglia. È stato con la religione che abbiamo combattuto contro la loro presunta guerra religiosa”.
La scorsa settimana, in reazione alla brutale esecuzione del consigliere militare iraniano Mohsen Hojjaji da parte dell’Isis in Siria, Soleimani ha promesso di ripulire la regione dagli elementi del gruppo terroristico.
di Redazione